Meryl Streep e Springsteen, incroci da Oscar

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Anche Meryl Streep (3 Premi Oscar in carriera su 19 candidature) è una fan di Bruce Springsteen. O quantomeno lo è nel suo nuovo film, in uscita il prossimo 7 agosto e intitolato Ricki and the Flash, dove si esibisce in una indimenticabile versione di My Love Will Not Let You Down. La storia è quella di una donna non più giovanissima, Ricki Randazzo rocker e frontwoman di una cover band (in cui come chitarrista figura Rick Springfield), che per inseguire i suoi sogni di rock’n’roll abbandona tutto, figlia adolescente e altri due ragazzi compresi. Quando però Julie (Mamie Gummer, che anche nella realtà è figlia di Meryl Streep) si troverà in grossi guai, Ricki dovrà tornare con i piedi per terra. Questa in estrema sintesi la storia del film, diretto da Jonathan Demme (grande amico di Springsteen peraltro) che vede tra gli altri protagonisti Kevin Kline, Sebastian Stan, Audra McDonald e Ben Platt.

Demme, che già in passato aveva lavorato con Bruce in Philadelphia (film che valse l’Oscar per la miglior canzone originale a Springsteen nel 1994) e dirigendo i videoclip di Murder Inc. e di If I should fall behind, ha specificato che tutte le 12 canzoni cantate dalla Streep sono state registrate dal vivo di fronte ad un pubblico,  rigorosamente cantate live: “Non abbiamo usato il playback – ha dichiarato il regista – abbiamo fatto delle vere esibizioni dal vivo. Non dovrei dirlo io ma sento di doverlo fare perché lo penso davvero: le 12 cover non hanno nulla da invidiare alle versioni originali. Anzi…“.

Meryl Streep per interpretare al meglio il suo personaggio – come ha sempre fatto nella sua carriera – ha suonato la chitarra tutti i giorni per 6 mesi, sottoponendosi a degli autentici tour de force che l’hanno fatta perfino sanguinare sul palco: “Un giorno Meryl mi ha chiamato – ha detto ancora Demme – urlandomi ‘Jonathan guarda, sto sanguinando! E in effetti sul suo vestito c’era una macchia di sangue“.

L’attrice vincitrice di 3 Premi Oscar si è rivelata anche un’ottima cantante, come già ci aveva fatto sentire in Mamma Mia! (2008) e in Into the Woods (2014). “Mia madre ama davvero cantare. E’ la cosa che ama quasi di più al mondo – ha detto la figlia Mamie – Sono sicura che abbia accettato questo ruolo per poter cantare liberamente a squarciagola senza che io le potessi dire di stare zitta!”.

Il film è stato scritto da Diablo Cody, già sceneggiatrice di Juno, pellicola che venne presentata nel 2007 al Festival Internazionale del Film di Roma (dove vinse il Premio Marco Aurelio come miglior film) e che si aggiudicò poi l’Oscar per la migliore sceneggiatura nel 2008.  Per il personaggio di Ricki Randazzo, Diablo Cody (il cui vero nome è Brook Busey)  si è in parte ispirata alla madre di suo marito, Dan Maurio, che per anni ha girato il New Jersey con la sua rock band.

Tra le altre canzoni cantate da Meryl Streep spiccano “American Girl” e “Wooly Bully” di Tom Petty and the Heartbreakers, “Bad Romance” di Lady Gaga. Insomma, Meryl Streep in versione rocker è assolutamente sorprendente e da non perdere. Sarà un caso che anche lei è nata nel 1949?

Patrizia De Rossi è nata a Roma dove vive e lavora come giornalista, autrice e conduttrice di programmi radiofonici. Laureata in Letteratura Nord-Americana con la tesi La Poesia di Bruce Springsteen, nel 2014 ha pubblicato Bruce Springsteen e le donne. She’s the one (Imprimatur Editore), un libro sulle figure femminili nelle canzoni del Boss. Ha lavorato a Rai Stereo Notte, Radio M100, Radio Città Futura, Enel Radio. Tra i libri pubblicati “Ben Harper, Arriverà una luce” (Nuovi Equilibri, 2005, scritto in collaborazione con Ermanno Labianca), ”Gianna Nannini, Fiore di Ninfea” (Arcana), ”Autostop Generation" (Ultra Edizioni) e ben tre su Luciano Ligabue: “Certe notti sogno Elvis” (Giorgio Lucas Editore, 1995), “Quante cose che non sai di me – Le 7 anime di Ligabue” (Arcana, 2011) e il nuovissimo “ReStart” (Diarkos) uscito l’11 maggio 2020 in occasione del trentennale dell’uscita del primo omonimo album di Ligabue e di una carriera assolutamente straordinaria. Dal 2006 è direttore responsabile di Hitmania Magazine, periodico di musica spettacolo e culture giovanili.

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