Il breviario partigiano dei Post CSI

C'erano una volta i CCP - Fedeli alla Linea, diventati poi CSI. Che ora tornano. Ma siccome la formazione non è quella originale preferiscono farsi chiamare Post-CSI

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Breviario partigiano
dei Post CSI
Voto 8


La storia che lega i CSI con la Storia è lunga, probabilmente non è mai finita. Durante tutta la loro parabola i riferimenti, espliciti e non, alla resistenza, alle guerre e alla connessione tra la cultura rurale ed il conflitto ne fecero, semmai non bastassero musica e parole, un gruppo unico di ricerca.

Adesso non sono più CSI, giustamente si definiscono Post-CSI, un percorso che non dimentica il passato, non lo rinnega e probabilmente andrà oltre, manca Ferretti sostituito da Angela Baraldi, ma son ben presenti Giorgio Canali, Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli ma soprattutto Massimo Zamboni, anima dei CCP-Fedeli alla Linea e CSI, il quale, attraverso una recente scoperta legata ad un episodio che ha visto un membro della sua famiglia vittima del conflitto (e non dirò in questa sede né da quale parte né per che motivo) ha deciso di imbastire questo progetto.

Non solo, all’uopo è stato anche realizzato un film (allegato in dvd alla versione solida delle musiche e parole) dove la Resistenza assume caratteri tutt’altro che mitici, scevri di sentimentalismi e retoriche manichee e dove la rappresentazione assume un carattere a tratti inedito di lettura degli eventi.

Il disco è esattamente questo, un punto di partenza che non rinnega la passata fine, la coesione tra gli artisti impegnati, in tutti i sensi, è tutt’ora perfetta per un’opera matura e che, per l’occasione, rispolvera fasti passati e ben tre nuove composizioni preparate per la bisogna.

Lavoro quindi importante, come importante è il lavoro.

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