Piccola ma intensa la mostra alla Villa Reale di Monza Gio Ponti e la Richard-Ginori: una corrispondenza inedita, aperta fino al 7 giugno.
Organizzata da Triennale Design Museum, l’esposizione raccoglie circa cinquanta pezzi nati dalla collaborazione tra il “fallito architetto e pittore mancato” come amava civettuolamente definirsi l’architetto che progettò il grattacielo Pirelli.
Gio Ponti e la Richard Ginori,
una corrispondenza inedita
fino al 7 giugno
Villa Reale di Monza
Non solo ceramiche, ma anche lettere, schizzi, disegni che il direttore artistico – questo il ruolo di Gio Ponti – produceva per l’antica casa di ceramiche fondata nel 1735 come Manifattura di Doccia dal marchese Carlo Ginori e costituita ufficialmente come Società Ceramica Richard-Ginori nel 1896.
Un connubio tra un marchio che rievoca i sogni proibiti di generazioni di mamme che anelavano a servizi da 12 o addirittura – per le più sfacciate – da 24, e quello che divenne uno dei più acclamati architetti internazionali.
Ponti curava in prima persona tutti gli aspetti produttivi di ogni progetto, dalle serie speciali alla comunicazione del prodotto. Nella mostra è possibile vedere il legame fra l’idea e il prodotto, fra il risultato finale e lo schizzo di partenza. Un’interessante dietro le quinte per scoprire la catena logica che lega l’idea all’opera finita.