Road 47 di Vicente Ferraz è una storia di soldati brasiliani, abituati a climi tropicali, sperduti nell’ultimo gelido inverno della seconda guerra mondiale in Italia, sull’appennino. Chi l’avrebbe mai detto. Per aiutare il passaggio americano della Linea Gotica, tra il 1944 e il 1945 morirono 450 soldati della BEF (Brazilian Expeditionary Force), spesso collegate ai nostri partigiani. È Storia poco conosciuta anche in Brasile. Vicente Ferraz la racconta attraverso la fantasia di 5 genieri che si perdono dopo un’esplosione e incappano in un corrispondente di guerra, un disertore repubblichino e un tedesco moribondo mentre cercano di ricongiungersi agli Alleati nel paese di San Giusto, sulla Road 47 della Linea Gotica. Da sminare… La “Strada 47” non esiste, naturalmente: è un’invenzione di sceneggiatura, la metafora -rappresentata da una macchina fotografica rotta- di qualcosa di non testimoniabile, come la memoria di questo contributo a lungo occultata in Brasile dai successivi regimi. Sergio Rubini è il disertore.
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