E’ morto Ben E. King, uno dei cantanti soul e R&B più famosi di sempre. Si è spento ieri, a 76 anni.
Nato a Henderson, nel North Carolina, ma presto trasferitosi ad Harlem, Ben E. King mosse i primi passi nel mondo della musica alla fine degli anni ’50, con i Drifters.
Per una carriera da solista aspettò un paio d’anni e nel ’60 incise il suo primo singolo, Brace Yourself/Show me the way. Ma fu il 1961 l’anno della consacrazione del cantante: con il singolo Spanish Harlem, prima, con cui raggiunse il decimo posto della classifica americana, e con l’evergreen Stand by me, poi. Si tratta del più grande successo del cantante, scritto insieme a Jerry Leiber e Mike Stoller. La canzone conta un’incredibile serie di cover, tra cui la più famosa è sicuramente quella di John Lennon, pubblicata nel ’75. Ma il pezzo raggiunse la notorietà anche in italiano, con il titolo Pregherò, grazie ad Adriano Celentano, che la incise nel ’62, appena un anno dopo la pubblicazione originale. Nel 1999, Stand by me è stata definita una delle quattro canzoni più suonate dalle radio americane del secolo scorso.
La carriera di Ben E. King continua, e conta perfino una partecipazione al Festival di Sanremo, nel 1964 insieme a Tony Dallara: cantarono Come potrei dimenticarti. Di lì a poco, però, sarebbe iniziata la parabola discendente del cantante, con il distacco da Leiber e Stoller. Nel ’75, una nuova primavera per Ben E. King, con il singolo Supernatural thing – part I. E, nuovamente, nell’86, con l’uscita del film Stand by me di Rob Reiner, occasione che riportò il singolo nella top 10 americana, a distanza di ben 25 anni dalla sua incisione.
Vi lasciamo con Stand by me:
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