Scomparso giovedi scorso, 30 aprile, proprio in New Jersey, a Teaneck dove risiedeva dagli anni ’60, di Ben Earl Nelson (in arte King) abbiamo letto ormai tutto. Quel che forse è sfuggito a molti è che anche Ben E. King nel corso della sua straordinaria carriera ha reso omaggio – magistralmente, peraltro – a Bruce Springsteen. Lo ha fatto nel 1997 quando partecipò alla compilation One Step Up/Two steps back: The Songs of Bruce Springsteen scegliendo una delle canzoni più romantiche in assoluto del Boss, 4th of July, Asbury Park (Sandy). Che Bruce si sia ispirato alla musica e alle canzoni di King non è un mistero, così come non lo è il fatto che abbia interpretato sul palco molte delle canzoni di King, da “Spanish Harlem” a “Save The Last Dance For Me” fino all’immancabile “Stand By Me”. Ben E. King ricordando quell’incisione disse:
“Mentre tornavo a casa in macchina dopo la registrazione, mi è venuto in mente che non affrontavo una canzone così insidiosa dai tempi di Spanish Harlem, per via di tutte quelle parole e del movimento. Ho trovato Sandy ‘piacevolmente impegnativa’. I versi sembrano un po’ troppo fitti nei primi giri e la sfida era vedere perché all’inizio non funzionavano. Eppure sapevo che funzionavano perché Bruce ce la faceva. E questa era una delle cose buffe“.
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