Prima mondiale fuori concorso per Irrational Man di Woody Allen. L’uomo irrazionale è, manco a farlo apposta, un’insegnante di filosofia, Abe Lucas (Joaquin Phoenix), divorziato e in crisi, nella sonnolenta esistenza di un piccolo campus riesce a impegolarsi in una storia d’amore con la studentessa Jill (Emma Stone) e in una storia allegra ma non troppo con la collega Rita (Parker Posey). La sua vita cambia quando aggancia involontariamente il discorso di uno sconosciuto e… secondo certe fonti potrebbe essere un ritorno all’Allen “serio” di Crimini e Misfatti. Il titolo comunque sarrebbe rubato a un vero manuale di filosofia della sua gioventù. In concorso l’aragosta cerca la Palma: The Lobster, il fanta shock girato in Irlanda dal greco Yorgos Latimos è, paradossalmente, considerato dalla compagnia di scommesse Stanleybet il favorito alla vittoria. I bookmaker inglesi lo danno a 5 (punti uno prendi 5: se vincesse Moretti ne prenderesti 15…). Trama? In un futuro distopico i single che non si sposano entro un certo periodo vengono trasformati in animali.
In concorso anche Son of Saul di Laszlo Memes, storia di un sonderkommando, un prigioniero ebreo addetto ad assistere i nazisti nel lavoro sporco dei crematori. In un cadavere crede di riconoscere suo figlio e cerca disperatemente di evitargli il rogo e di trovare un rabbino che gli reciti il Kaddish.
Nella sezione Un certain Regard Rams dell’islandese Grimur Hakonarson racconta di due fratelli che per 40 a non si sono parlati tornano a farlo per la salvezza dei loro arieti.
The Fourth Direction dell’indiano Gurvider Singh incrocia due storie con un esilissimo legame tra loro che fluiscono l’una nell’altra per ricostruire l’atmosfera del Punjab del 1984 quando il movimento Sikh tentava di costruire una nazione separata.
The Shameless del coreano Oh Seung-Uk. Un poliziotto si infiltra in un bar per seguire le tracce di un presunto assassino ma venuto in contatto con l’amante del sospetto comincia a sentirsi cambiato