Nell’ambito della rubrica “La mia città”, che poi è Milano, vorrei segnalare angoli interessanti o inusuali che non necessariamente hanno un richiamo diretto con il cibo. Non mancherò, tuttavia, di suggerirvi una ricetta “meneghina”, giusto per non perdere l’abitudine.
Oggi vorrei parlarvi del Cimitero Monumentale, un vero e proprio pezzo di storia della città. Il Famedio (o Pantheon degli uomini, e donne, illustri), ad esempio, custodisce le spoglie di grandi personaggi del passato prossimo e remoto: da Alessandro Manzoni e Salvatore Quasimodo a Enzo Jannacci e Franca Rame…giusto per citarne alcuni.
In questi giorni, e fino al 24 maggio, l’imponente edificio ospita la bellissima mostra Inferno del pittore di Tom Porta, dedicata al centenario della I guerra mondiale. E mai luogo fu più adeguato per rappresentare le tragedie, il dolore e la morte portati da questa guerra, come da tutte le guerre.
Citando Ugo Foscolo, camminando All’ombre dei cipressi… e di altri imponenti alberi, nella silenziosa pace di questo luogo, è possibile ammirare monumenti tombali che sono vere e proprie opere d’arte: angeli imponenti, Madonne adoranti, Gesù sofferenti, ma anche statue “laiche”, che ripropongono le fattezze del caro estinto, o rappresentano una sua caratteristica, come il suo lavoro o il suo animale prediletto.
Per conoscere gli illustri artisti che, negli anni, hanno trovato uno sbocco lavorativo, con importanti commissioni di monumenti funerari, da parte delle illustri famiglie milanesi, vi rimando al link Perché museo del sito del Monumentale mentre, per una visita approfondita dei punti più rappresentativi, è possibile scaricare una mappa che vi aiuterà ad orientarvi, senza dover ricorrere al navigatore satellitare (io mi sono persa…), visto che dal febbraio di quest’anno, le visite guidate sono temporaneamente sospese.
Se dovete scegliere un giorno per visitare il Cimitero Monumentale, prediligete una giornata nuvolosa, preferibilmente con cielo plumbeo (a Milano non mancano…). Conferirà un’atmosfera ancora più adatta a questo luogo di bellezza e riposo.
RICETTA MILANESE: OSSOBUCO RIVISITATO
Si tratta del classico ossobuco con risotto alla milanese. Su internet, di ricette, ne trovate a decine. Ho voluto darne una presentazione più “contemporanea”, tagliando l’ossobuco in piccoli pezzi e servendolo tra due strati di risotto giallo. Si può guarnire il piatto con una salsa allo yoghurt e prezzemolo e spolverare con parmigiano.
