Cannes giorno 9. Il guerriero e l’assassino

0
Dheepan

In concorso Dheepan di Jacques Audiard (Il profeta, Un sapore di ruggine e ossa), un guerriero tamil cingalese stufo di guerra civile che lavora a Parigi come custode nella banlieue. Lui, una ragazza e una bambina fingono di essere una famiglia. Ma ora che la banlieue diventa bollente deve fare i conti con il suo istinto di combattente.  Girato nella Coudraie, a Poissy, prodotto da Besson, con l’attore principale debuttante, come per Il profeta. Attenti: è liberamente ispirato alle Lettere persiane del filosofo illluminista Montesquieu: il diario di viaggio di due orientali alla scoperta dell’Europa. Finiva con il crollo del sistema economico dell’Occidente e il crollo dell’Harem (inteso come sistema sentimentale) dell’Oriente…
The Assassin, la settima volta a Cannes del maestro taiwanese Hou Hsiao-Hsien (premio della critica nel 93 con Il maestro burattinaio) è un wu-xia,  film di arti marziali e spade in costume, e racconta la storia di Nie Yinniang, eroina formata da una monaca guerriera che deve riportare la giustizia in una regione, recuperare un pezzo di Giada che simboleggia l’equilibrio politico e decidere tra l’amore e l’ordine degli assassini

OkaFuori concorso OKA, che significa “La nostra casa”: il regista Soulemayne Cissé (del Mali) racconta la storia della sua famiglia  attraverso una polifonia di voci dal passato coloniale al presente e una guerra giuridica:  una seconda famiglia ospite con l’aiuto di  un giudice espulse dalla casa avita la famiglia di Cissè…

Un Certain Regard offre
Le tresor di Corneliu Porumboiu. Strano evento nella vita tranquilla di Costi, che ogni sera mette a dormire suo figlio leggendogli avventure di Robin Hood. A cui amerebbe somigliare. Un vicino gli rivela che sotto casa sua c’è un tesoro: potrebbero cercarlo insieme con un detector. Costi diventerebbe un eroe…
Quarto italiano del festival, The Other Side (per un po’ si è chiamato Louisiana) di Roberto Minervini (Stop the Pounding Heart- Trilogia del Texas atto III Premio speciale della giuria al Torino Film Festival e David di Donatello): lo studio di una comunità anarco-illegale di gente rifugiata tra le paludi della Louisiana (ex militari, drogati, adolescenti fuggiti da casa, mercenari senza lavoro, ragazze madri) in fuga dall’America contemporanea.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci qui il tuo nome