Il fascino indiscreto dell’amore (Belgio – Giappone)

Lei belga lui giapponese, in un Giappone sognato dal Belgio...

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Il fascino indiscreto dell’amore
di Stefan Liberski
con Pauline Etienne, Taichi Inoue, Julie LeBreton, Alice de Lencquesaing, Akimi Ota.
Voto 7 meno meno

Amélie è nata in Giappone, ma a 5 anni si è spostata  in Belgio. Ora che torna in Giappone e dà lezioni di francese, quando parla giapponese il suo unico cliente (e imminente amore) Rinri ride e le dice che parla come una bambina di 5 anni. Gaffe perfetta. Da cui nasce un amore un po’ algido, belga nipponico, basato sulle illusioni: Rinri vorrebbe tanto che Amélie lo sposasse, come farebbe una ragazza giapponese dopo aver conosciuto i genitori di lui. Amélie vorrebbe tanto che il Giappone fosse quello che ricordava/immaginava/sperava lei. Ma Rinri adora i film della Yakuza, i gadget elettronici in cucina, frequenta una società segreta di maniaci della Francia e conosce zone di Tokyo che ad Amélie non scaldano il cuore. Lei si sente samurai e quando si perde nella notte della natura giapponese pensa di essere stata salvata dal Fujiama: che Rinri non sente nessun bisogno di scalare… Lui vorrebbe raggiungere il suo cuore in francese, lei in giapponese. Il fascino indiscreto dell’amore annota con garbo che lei e lui sono una bella coppia di giovani, carini e globalizzati e che l’amore è dolcissimo, ma non è obbligato a durare. E comunque il regista mette insieme sue esperienze personali e il romanzo di Amélie Nothomb Nè di Eva nè di Adamo (ugualmente biografico). L’insieme, cioè questo film tenero e un po’ svaporato, funziona come quell’amore. Il titolo originale, più leggero, era Tokyo Fiancée.

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