Premonitions. Sapevo già tutto…

Veggente poliziotto contro veggente serial killer, un po' già visto, ma insomma...

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Premonitions
di Afonso Poyart
con Anthony Hopkins, Jeffrey Dean Morgan, Abbie Cornish, Colin Farrell, Matt Gerald.
Voto 6 e 1/2

C’è in giro un serial killer che non fa male alle sue vittime, le uccide in modo indolore con uno stiletto sotto la nuca (la “misericordia” si chiamava una volta). Il poliziotto Jeffrey Dan Morgan e la psicologa Abbie Cornish chiamano al caso il sensitivo Anthony Hopkins. Che sta molto zitto ma vede proprio tutto, nel senso che gli basta sfiorare un corpo per vederne passato, presente e futuro (genere La zona morta di Stephen King…). La bella idea di sceneggiatura è che presto scopriamo che il sensitivo Hopkins e il serial killer (Colin Farrell) hanno gli stessi doni. Il problema di questa bella idea è che dopo un po’ prevedi che ognuno dei due sa tutto dell’altro e sa anche come andrà a finire. Il che può essere paralizzante, quindi il regista ci dà dentro per trasformare tutte le premonizioni in azioni e dopo un po’ il prodotto si gonfia di steroidi, com’è giusto che sia un action. La premonizione del critico è che presto ci sarà troppo, ma è giusto che sia lo spettatore a decidere (vedendolo) se il regista Afonso Poyart, sorpresa brasiliana con alle spalle un solo lungometraggio anomalo nel cinema di casa sua, abbia usato bene gli attori di serie A che gli hanno dato per rendere muscolare una lotta tra veggenti di sana serie B che alla fine suona tutta un po’ prevista…

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