The Danish Girl. L’uomo che diventò Lili

La vita del pittore Einas Wegener, il primo transgender che si fece operare

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The Danish Girl
di Tom Hooper
con Eddie Redmayne, Amber Heard, Alicia Vikander, Matthias Schoenaerts, Adrian Schiller
Voto 7 meno

Alla prima visione al festival di Venezia scrivemmo che Danish Girl di Tom Hooper era “tenero e pensoso (come Il discorso del re)” e subiva l’accusa di essere poco sconvolgente, cioè di essere cinema tutto sommato molto tradizionale e poco innovativo su un tema così discusso. In realtà non era sconvolgente nel modo di porsi, ma dipende dalle culture: in Qatar è appena stato vietato per depravazione morale. Detto in due parole è la storia del primo transgender che si fece operare per cambiare sesso. Guardato da vicino è la storia del pittore danese Einas Wegener, specializzato in paesaggi paludosi, che un giorno prova per gioco a travestirsi da donna per aiutare la moglie (anche lei pittrice) rimasta senza modella. A partire da questo nuovo comportamento Wegener scopre l’esistenza di Lili Elber, la donna celata in lui, che  da sempre voleva uscire. Il film è la scoperta di questa scoperta. Da parte del diretto interessato, della moglie e dello spettatore. È una scoperta manierata? Ma certo.  All’inizio potrebbe persino sembrare un tema da operetta per la scelta di come vestirsi nella vita quotidiana. Danish Girl introduce a piccoli passi in un tema così forte. Secondo alcuni parlando del corpo senza usare il corpo. Eppure il rapporto tra Redmayne e la Vikander basterebbe a sconvolgere le certezze di molti spettatori sulla rappresentazione “ovvia” di corpo virile e femminilità. Diciamo che il tono soft della scelta registica amplifica più l’inquietante che lo sconvolgente, anche se sconvolgente fu il trattamento che la scienza del tempo riservò a Wegener, considerato a seconda dell’osservatore di volta in volta perverso, omosessuale o schizofrenico. Aggiungete un costo sociale pazzesco e il rischio di operarsi (quando trovò il pioniere disposto a rischiare) altissimo per gli standard dell’epoca: Einart è il primo a provarci per diventare compiutamente ciò che sente di essere: cioè Lili. Un pioniere anche lui della sua carne. Troppo facile? Sulla base dell’omonimo romanzo di David Ebershoff sceneggiato da Lucinda Coxon.

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