Patti Smith, New York City (giugno 2010)

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Patti Smith

“Patti vorrebbe andassi a prenderla di persona, che ti vuole conoscere prima di iniziare la sessione”.

“OK! Però mandami il suo indirizzo con un sms…”. Il tempo è denaro, visto che ogni secondo di telefonata europea costa caro se ricevuta a Manhattan.

Fermo il primo taxi e lo indirizzo verso SoHo. Dopo 10 minuti di attesa si palesa la creatura a cui ho dedicato ogni singola sigaretta dai 16 ai 18 anni, quando seduto in camera ammiravo la sua elegantissima postura sulla copertina di Horses, appesa sopra la mia TV.

“I’m Patti” mi fa “ho deciso di accettare dopo aver visto le tue foto… mi piace il tuo bianco e nero deprimente”

Divento rosso paonazzo, e mi esce una cosa tipo: “anche a me piace molto la tua musi…”.

“Ok, stop, se sapevo che facevi così non ti dicevo un c….” mi interrompe con charme.

Il tassista ci porta alla location dello shooting. Un teatro dove la stessa Patti recitò anni prima. L’idea era quella di chiederle di scrivere una cosa da comunicare alla sua amata Italia (l’assegnato era per la cover di Rolling Stone). Comincio a scattare con lei che regge un meraviglioso “Media is not Good” con una “o” tagliata (nella foto).

Dopo che i 30 minuti concessi dal suo management si  sono trasformati in un’ora le chiedo se le andasse di fare un giro per i “suoi” luoghi del Village:

“Qui ho vissuto con Robert (Mapplethorpe)”.

“Qui io e Tom (Verlaine) ci siamo dati i primi baci”.

“Qui ho preso a ceffoni Jim (Carroll) perchè era strafatto”,

Una volta tornati al suo appartamento ci salutiamo, la ringrazio e le chiedo quale fosse il suo posto preferito in città, lei mi risponde:

“non è in città, ma è nel New Jersey, da dove si vede il profilo più sexy di New York”. 9a Puntata. Patti Smith, New York City, Giugno 2010

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