Credo che la maggior parte delle persone che vanno a Ibiza non sanno nemmeno chi fosse Nico. Eppure la musa di Andy Wharol era legatissima a quest’isola: a Ibiza aveva trovato il suo nome d’arte e, molti anni dopo, una morte stupida.
Fisico da valkiria, lineamenti perfetti del viso, Christa Päffgen aveva iniziato a fare la modella (era una delle preferite da Coco Chanel) e l’attrice sul finire degli anni Cinquanta.
Fu il fotografo Herbert Tobias, proprio durante una session a Ibiza, che le regalò questo nome d’arte: un omaggio a un suo amico scomparso, il regista Nikos Papatakis. Subito dopo fu notata da Fellini, che le offrì una parte ne La dolce vita.
Nel 1965 fu presentata a Bob Dylan, che prima le dedica la canzone Visions of Johanna, poi la mette in contatto con Andy Wharol. Il quale si invaghisce di questa sacerdotessa delle tenebre: le procura ruoli in vari film sperimentali (il più noto è Chelsea girl), poi la impone ai suoi protetti Velvet Underground come chanteuse. Nel mitico album con una banana in copertina canta tre canzoni: Femme fatale, All tomorrow’s parties e I’ll be your mirror.
Successivamente alterna la carriera di cantante (il suo album-capolavoro come solista è Desertshore, del 1970) a quella di attrice. Dotata di una voce rauca, quasi sepolcrale, diventa un’icona per i cultori del rock decadente e per il movimento dark.
La sua vita è sempre stata piuttosto complicata: per oltre 15 anni ha fatto uso di eroina. Ogni tanto per ritrovarsi si concedeva lunghi periodi a Ibiza, a quei tempi l’isola più amata dagli hippy. Ed è proprio qui che il 18 luglio 1988, a nemmeno cinquant’anni, trovò la morte: era in vacanza con il figlio Ari, avuto nel 1962 da Alain Delon. Cadde dalla bicicletta e picchiò la testa. Fu trovata da un taxista che passava da lì per caso, la portò all’ospedale di Can Misses, dove pare che le diagnosticarono erroneamente un colpo di sole. Morì alle otto di sera a causa di una forte emorragia interna. Ma il suo mito è sopravvissuto e Nico continua ad essere una fonte di ispirazione per decine di musicisti.