Seconda uscita stagionale per il Vulci Music Fest, festival musicale giunto alla seconda edizione che si svolge nel parco archeologico di Vulci, in provincia di Viterbo. Dopo i Negramaro un’altra grande band si è esibita sul palco etrusco: i Subsonica.
La band torinese è infatti alla prese con il [1996 – 2016] TOUR, una serie di concerti finalizzati a celebrare i vent’anni di carriera. Sono passati due decenni da quando Max Casacci, Boosta e Samuel decisero di unire le loro esperienze musicali e creare un proprio progetto che nel giro di pochi anni avrebbe stravolto il panorama musicale italiano. Dopo sette album in studio e riconoscimenti di ogni tipo i Subsonica restano ancora il più bel connubio tra rock ed elettronica presente nel nostro paese.
Come per le precedenti date del tour il format della scaletta è particolare: tre canzoni per ogni album pubblicato. Si parte quindi dal disco di esordio, l’omonimo SubsOnicA del ’97 con tracce dedicate ai fan di prima data tra cui Istantanee e Cose che non ho, che rispecchiano la forza sperimentale che il gruppo aveva in quegli anni. Il secondo album, Microchip Emozionale, è da tutti ritenuto il loro capolavoro che li ha resi celebri al grande pubblico e consacrati dalla critica. La prima parte del concerto, insieme anche ai brani di Amorematico del 2002 è un vero e proprio regalo agli appassionati del gruppo. Sono tante infatti le canzoni che raramente vengono eseguite live, e il pubblico apprezza entusiasta.
Nel viaggio temporale in questo ventennio il cantante Samuel ricorda i grandi eventi di cronaca che sono accaduti nel mondo, sottolineando come i testi dei Subsonica siano stati sempre ispirati da fatti reali, a volte scomodi, come ad esempio il G8 di Genova. Dopo l’esecuzione di Abitudine e Corpo a corpo (Terrestre, 2005) e una breve pausa, il campo di Vulci si trasforma in una vera e propria discoteca all’aperto. Brano dopo brano cresce il bisogno naturale di movimento da parte dei fan, caratteristica che ha reso grande la band. Spinte, salti e balli si susseguono sulle note di Veleno, Il centro della fiamma, Benzina Ogoshi e Il Diluvio, estratti dagli album L’eclissi e Eden. Il Groove che danno il batterista Ninja e il bassista Vicio non permette a nessuno di stare fermo, creando una vera e propria marea umana che urla e batte le mani a tempo insieme a Samuel. Il tutto condito dalle magistrali esecuzioni di Boosta alle tastiere e di Max alla chitarra.
Alla fine di questa narrazione musicale si arriva al 2014, anno di pubblicazione dell’ultimo lavoro Una nave in una foresta, e ai saluti finali con il brano che più contraddistingue i Subsonica: Tutti i miei sbagli. Se i vent’anni sono un traguardo importante nella carriera di un gruppo, non possiamo di certo negare che Samuel e compagni hanno scelto il modo migliore di festeggiare, confermando ancora una volta di essere la migliore band live in Italia.
La scaletta del concerto:
- Istantanee
- N0n identificato
- Cose che non ho
- Sonde
- Aurora sogna
- Colpo di pistola
- Albascura
- Gente tranquilla
- Dentro i miei vuoti
- Ratto
- Abitudine
- Corpo a corpo
- L’ultima risposta
- Il centro della fiamma
- Veleno
- Benzina Ogoshi
- Il diluvio
- Istrice
- Specchio
- I cerchi negli alberi
- Lazzaro
- Tutti i miei sbagli