Il divieto di rivendere sui siti di e-commerce i biglietti dei concerti a prezzi maggiorati e una multa dai 30 ai 180mila euro per chiunque venga meno a questo divieto. Riassumendo: il divieto di muoversi nel “mercato secondario” dei biglietti: il famoso secondary ticketing.
E’ questo il contenuto del nuovo emendamento proposto dal Governo alla legge di bilancio, per contrastare una pratica che, si legge nella relazione illustrativa dell’emendamento, provoca “forti danni a carico dell’erario per la mancata corresponsione di maggiori imposte, nonché, come evidente, a carico dei consumatori/utenti – penalizzati dal ricarico spesso fortissimo sul prezzo con grave distorsione della fruizione – nonché degli autori/editori e degli artisti interpreti o esecutori per mancata corresponsione dei relativi diritti”.
Ricordiamo che quest’oggi la procura di Milano ha aperto una nuova inchiesta sul fenomeno secondary ticketing, che si aggiunge a quella aperta alcune settimane fa dopo l’esposto presentato dal promoter Claudio Trotta e che ha portato alla configurazione delle possibili fattispecie di reato di truffa informatica e sostituzione di persona.