I Pink Floyd e “Arancia Meccanica”, storia di una colonna sonora

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Qualche mese fa vi abbiamo parlato dell’anniversario di Arancia Meccanica, che compie 45 anni. Un capolavoro, quello di Kubrick, che verrà ricordato, oltre che per le splendide sequenze, anche per una colonna sonora in cui il celebre Beethoven, o Ludovico Van che dir si voglia, la fa da padrone insieme ad un vasto repertorio di musica classica.
Ma la colonna sonora, seppur fantastica, e che ben si adatta alle atmosfere futuristiche del film, avrebbe potuto essere un’altra. Stanley Kubrick, mentre stava lavorando su Arancia Meccanica, rimase enormemente impressionato dalle sonorità di Atom Heart Mother dei Pink Floyd e addirittura contattò il gruppo per utilizzare proprio quel disco come colonna sonora del film.

I Pink Floyd rifiutarono l’invito, nel timore di essere manipolati, ma anni dopo se ne pentirono sicuramente. Il reale motivo del rifiuto fu l’uso che il regista avrebbe fatto della traccia: Kubrick infatti aveva chiesto il permesso di usarla e, se necessario, di editarla a proprio piacimento, vista anche l’incertezza stessa del regista su quale segmento usare. E quindi il timore di vedere la suite in qualche modo alterata fu forse il motivo principale del no della band.
Waters in seguito disse che questo fu uno dei suoi errori peggiori, pur aggiungendo recentemente che «forse è stato un bene che non sia stata usata».
Ad ogni modo, Kubrick, pur con scelte diverse in termini di colonna sonora, inserì comunque Atom Heart Mother in Arancia meccanica, rendendo la copertina visibile nel negozio di dischi musicali del film, assieme a quella della colonna sonora di 2001: Odissea nello spazio e del Magical Mystery Tour dei Beatles.

Una storia curiosa, questa: verrebbe da chiedersi quindi come sarebbe il film con Atom Heart Mother. Ma onestamente non ne sentiamo troppo il bisogno.

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