Zucchero Sugar Fornaciari sarà la prima volta ospite del Festival di Sanremo e si esibirà sul palco del Teatro Ariston in occasione della serata finale della 67° edizione del Festival della Canzone Italiana, sabato 11 febbraio.
Sarà la quinta volta sul palco dell’Ariston per il cantautore reggiano: tra il 1982 e il 1986 ha infatti partecipato per quattro volte come concorrente.
Nel 1982 all’esordio nella categoria Giovani con Una notte che vola via, raggiunge la finale piazzandosi però in penultima posizione, davanti a Vasco Rossi con Vado al massimo.
L’anno successivo, di nuovo nella categoria Giovani, presenta Nuvola, accedendo ancora una volta alla finale ed arrivando ventesimo (su 26) in classifica generale.
Nel 1985 con Donne arriva nuovamente penultimo snobbato da giuria e critica, ma la canzone ottiene un grande successo di pubblico, mentre l’ultima partecipazione in gara è dell’anno successivo con Canzone triste che, manco a dirlo, si piazza ancora penultima, davanti a Canzoni alla radio degli Stadio.
La rivincita e il successo di Zucchero (e di quelli che via via negli anni sono arrivati in fondo alla classifica, come Vasco e gli Stadio, citati sopra) sono sotto gli occhi di tutti, e dopo le 11 date sold out in Arena dell’anno scorso (qui, qui e qui i nostri reportage da Verona) ed un tour europeo che ha richiamato oltre 250.000 spettatori (qui il nostro racconto del live alla Royal Albert Hall di Londra), Sugar sarà di nuovo protagonista nell’anfiteatro veronese con cinque nuove date: 1-2-3-4-5 maggio (ed è molto probabile l’aggiunta di ulteriori live).
E dopo le date veronesi, partirà il tour mondiale, che toccherà Nord America, Sud America, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e nuovamente in Europa per i grandi festival estivi.
Il calendario completo potete trovarlo cliccando qui.
Qui, invece, potete rivedere la nostra videointervista esclusiva.
È attualmente in rotazione radiofonica Ci si arrende, il nuovo singolo estratto dal disco di inediti Black Cat, (la nostra recensione), che vanta la partecipazione alle chitarre di Mark Knopfler. Il video del brano, che potete vedere qui sotto, è diretto da Gaetano Morbioli.
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