Nesli & Alice Paba. Duetti, Sanremo e Rino Gaetano (Intervista)

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È un “battesimo di fuoco”, questo, per Alice Paba, la più giovane artista in gara di Sanremo 2017, dove sarà però accompagnata da Nesli. «Io prima d’oggi avevo sempre detestato condividere il palco con qualcuno, e lei lo stesso», ci racconta Nesli. «Poi un giorno ho incontrato Alice nello studio in cui stava registrando il suo nuovo album. Ho chiesto a Brando, il nostro produttore, di farmi ascoltare qualcosa e mi è subito piaciuto. Da questo, l’idea di incidere qualcosa insieme».
«La fortuna è che ci siamo subito trovati estremamente bene e in sintonia, altrimenti non avremmo proseguito questo percorso, perché non ci saremmo sentiti a nostro agio», ha proseguito Alice. «In qualsiasi coppia, è sempre necessario scendere a compromessi, cosa che fatichiamo a fare entrambi. Fare il famoso “passo indietro” che però è spesso necessario. Ecco, tutto questo con Nesli non mi pesa affatto».

Il risultato si chiama Do retta a te e lo sentiremo la settimana prossima: «Quando abbiamo registrato Do retta a te, ci siamo subito resi conto della potenza del pezzo e di come le due voci, in realtà provenienti da due mondi completamente diversi, si amalgamassero alla perfezione. Non avrebbe avuto senso lanciare il pezzo come singolo senza poi proseguire il pecorso, quindi abbiamo sparato la cartuccia Sanremo», ci racconta Nesli, un (quasi) habitué dell’Ariston, al contrario di Alice, alla sua prima partecipazione: «In realtà Alice ha alle spalle molte più partecipazioni televisive di me, tra Amici e The Voice. Io, dalla mia, ho qualche anno di esperienza in più e una partecipazione al Festival. Quello che mi sento di consigliarle è di meritarsi tutto questo. Lei nell’ultimo anno della sua vita ha fatto quello che tantissimi altri artisti fanno in dieci anni, e questo non è culo, ma bravura o, al limite, un “culo meritato”. Quindi tutto quello che posso consigliarle è di meritarsi questa fortuna. Per me, la partecipazione a Sanremo nel 2015 è stata una delle esperienze più belle della mia vita: non potrò mai dimenticare l’emozione della prima sera, la mano che tremava stringendo il microfono prima di salire sul palco. Tutto questo è strano, perché io sono un “animale” estremamente dark, eppure sul palco dell’Ariston mi sento a mio agio, come fosse il mio habitat naturale. Da 6 anni a questa parte, rientro sempre nel “toto nomi” degli artisti che parteciperanno al Festival… e devo dire che c’ho preso gusto! Quest’anno puntiamo alla vittoria, anche se non ce l’aspettiamo. Ma il nostro obiettivo è comunque quello di lasciare il segno e sono sicuro che ce la faremo».

Il nome di Alice Paba, comunque, circola già da almeno un paio d’anni tra i corridoi degli “addetti ai lavori”: una partecipazione ad Amici nel 2015 ma, soprattutto, la vittoria di The Voice l’anno successivo: «Dall’esperienza a The Voice mi porto sicuramente il rigore e l’attenzione con cui ho affrontato lo studio. In quel periodo sono stata costantemente seguita da Dolcenera, sempre prodiga di consigli, e che per me è stata più che una madre. Ad Amici è stato molto diverso, e per questo mi è stato più utile The Voice, ma si tratta di due programmi agli antipodi».
Sempre in tema Festival, un’ultima battuta riguardante la cover scelta: «Avevamo vagliato diverse possibilità con il nostro team e con quello di Sanremo», ci spiega Nesli. «Ci eravamo fissati su Rino Gaetano perché rappresenta il nostro animo: anche lui molto “sporco”. E poi era un cantante avanti anni luce, sempre attuale, e alla fine la scelta è ricaduta sul “classicone” Ma il cielo è sempre più blu. Siamo andati in studio di registrazione per eseguire il “compitino”, ma poi ci abbiamo preso gusto e abbiamo sentito estremamente nostra questa canzone, quasi cucita addosso. Sarà un bello sfogo cantarla giovedì (con la speranza di arrivarci!). Due anni fa, invece, la questione era stata diversa con Mare mare di Luca Carboni, che avevamo arrangiato molto bene, ma che non sentivo “mia”. Questo pezzo invece potremmo persino lanciarlo come singolo. L’abbiamo arrangiato in una chiave punk in stile Sex Pistols: è potentissimo!».

Al Festival seguirà un instore tour a cui Nesli e Alice hanno deciso di presentarsi insieme: «Ci sembrava irrispettoso concludere l’esperienza di Sanremo senza nessuna prosecuzione», ci confida Alice. «Irrispettoso nei confronti delle persone che si fossero affezionate alla coppia Nesli – Alice Paba. Quindi, visto che il 10 febbraio usciranno entrambi i nostri album, abbiamo deciso di fare l’instore tour insieme: venderemo i nostri dischi, ma soprattutto suoneremo Do retta a te. E magari in futuro ci saranno anche delle altre occasioni per collaborare, chi lo sa».

Il 10 febbraio, dicevamo, usciranno i dischi di entrambi i cantanti: Se fossi un angelo di Alice e KILL KARMA la mente è un’arma di Nesli: «Si tratta dell’ultimo capitolo di una “trilogia” iniziata 2 anni fa. Se dovessi utilizzare un’immagine per riassumere i tre dischi, utilizzerei quella del traghetto, in cui io sono Caronte che traghetta gli ascoltatori dal primo all’ultimo capitolo. Io, purtroppo o per fortuna, ho l’esigenza di rinnovarmi di continuo, non riesco mai a ripetermi. Ho fatto rap per alcuni anni, ma i rapper fanno sempre le stesse cose, si esibiscono sempre negli stessi locali, e io dopo un po’ mi rompo le palle. Quindi sono passato a questa nuova fase di cui KILL KARMA la mente è un’arma sarà appunto l’ultimo atto».

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