FIMI: segnalazioni alla Guardia di Finanza per lo streaming falsato

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Come abbiamo detto spesso qui su Spettakolo, le nuove forme di comunicazione e le varie piattaforme attraverso le quali si può usufruire della musica sono mezzi potenti e ormai indispensabili. Ognuno di noi ha provato, almeno una volta, una delle piattaforme più in voga e famose degli ultimi anni, a cominciare da Spotify o Deezer, che offrono il servizio di streaming in modo gratuito (anche se è possibile acquistare dei pacchetti che prevedono un pagamento mensile e che offre ovviamente servizi maggiori). Va sottolineato, però, che le varie classifiche basate su questi circuiti sono spesso falsate dalla possibilità che i numeri in questione vengano manomessi (e non di poco) da siti specializzati e ascolti di massa. Non si è sottratta a denunciare il problema la FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana, l’organo che tutela e promuove le attività connesse all’industria discografica), che ha dichiarato, attraverso un comunicato stampa, di aver messo in atto ben 4 segnalazioni alla Guardia di Finanza contro altrettanti siti che offrono servizi a pagamento per incrementare il numero di ascolti registrati, falsando in questo modo le classifiche e le certificazioni ufficiali.

La FIMI, nel comunicato stampa, afferma anche che: <<Questa iniziativa si aggiunge alle misure di sicurezza già in vigore e gestite da GfK Italia per monitorare ed escludere le anomalie rilevate nelle vendite di dischi, download e nello streaming. FIMI agisce con l’obiettivo di mantenere l’assoluta integrità e trasparenza del servizio Top of the Music relativo alle classifiche e alle certificazioni nazionali e come tale non esiterà a denunciare alle autorità competenti qualsiasi ulteriore azione fraudolenta>>.

Una posizione a dir poco chiara ( e necessaria) da parte della FIMI, che fa riflettere molto su quanto la tecnologia sia estremamente utile e faciliti la vita di tutti i giorni ad ognuno di noi e come allo stesso tempo sia un’arma a doppi taglio, poiché, essendo così manipolabile, allontana gli utenti dalla realtà, mostrando solo una minima parte di ciò che sarebbe giusto vedere.

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