Secondary Ticketing, coppia condannata per frode. Intanto in Inghilterra si parla di trasparenza

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Spesso quando pensiamo al Secondary Tickentig ragioniamo sul fenomeno in termini principalmente etici, rimanendo basiti su come molti “sciacalli” lucrano sfruttando la passione delle persone. Questo fenomeno però è molto più ampio e molto più marcio.
In Inghilterra una coppia è stata condannata per una frode da 2 milioni di sterline per aver tentato di vendere dei biglietti del valore di migliaia di sterline che nemmeno esistevano. Il tutto nel più totale anonimato.

È emerso infatti che la coppia usava dei nomi falsi per ottenere l’appartenenza alla Premier League Club Membeship. Michael Mayiger and Michelle Meiger, questi i loro veri nomi, attraverso questa membership riuscivano ad ottenere in anticipo centinaia di biglietti che immettevano sul mercato secondario. Biglietti che, nella maggior parte dei casi, non esistevano.

Il loro nome, tra l’altro, è comparso su Seatwave (sito web di proprietà di Ticketmaster) come venditori dei biglietti di Ed Sheeran alla SSE Hydro Arena di Glascow, venduti per un totale di 15.000 sterline. Il fatto più inquietante è che, pur operando utilizzando nomi falsi e protetti dall’anonimato, la coppia era considerata uno dei “Ticketmaster’s trusted sellers”, i venditori fidati del sito, che la società aveva visionato ed approvato in prima persona garantendo per loro verso gli acquirenti.

Get Me In! e Seatwave hanno iniziato a pubblicare i dettagli dei loro venditori, dopo che l’Autorità Garante della Concorrenza ha avviato un’indagine sui siti di Secondary Ticketing e sulla segretezza che questi siti garantiscono a chi li usa.

FanFair Alliance, che da anni si occupa della riforma delle piattaforme di ticketing, ha detto che i «cosiddetti servizi di Secondary Ticketing come Get Me In!, Seatwave, StubHUb e Viagogo si presentato come piattaforme sicure […], ma è sempre più chiaro che esistono prevalentemente come mezzo per la vendita di biglietti da parte di bagarini o mediatori che beneficiano di una mancanza di trasparenza».

«Questo è l’esempio perfetto per far capire il perché la trasparenza è necessaria per poter permettere ai fan di avere tutte le informazioni a portata di mano e di non essere derubati dai bagarini», ha detto il deputato laburista Sharon Hodgson. «La trasparenza ci permette di capire in pieno quel che sta accadendo in questo mercato, e portare alla luce le attività subdole o criminali che non mettono in primo piano l’essere fan. Abbiamo bisogno di fare questo atto di trasparenza su tutte le piattaforme perché in questo momento i bagarini hanno ancora la possibilità di essere invisibili e di operare in maniera anonima su altri siti».

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