I grandi nomi del FIM 2017

Quinta edizione del FIM, Fiera Internazionale della Musica, i giorni 26, 27 e 28 maggio. Ospiti più che interessanti, tanto stranieri che italiani, e una coppia di ciliegie sulla torta: Arthur Brown e il Tributo a Elvis Presley!

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È una primavera musicale molto interessante, quella che si preannuncia per il 2017. In quel di Erba (CO), per esempio, dal 26 al 28 maggio si terra la quinta edizione del FIM – Fiera Internazionale della Musica, e i nomi degli ospiti, internazionali e non, annunciati sono di assoluto rispetto.

David Cross è bastato firmare la splendida e indimenticabile Starless, uno dei momenti più alti della storia del rock, pezzo di chiusura dell’album dei King Crimson Red (1974), per entrare a pieno titolo nel gotha del prog inglese. Violinista della band di Robert Fripp nel periodo 1973-1974 (quello dei tre dischi Larks’ Tongues in AspicStarless and Bible Black e Red), Cross è un modello di riferimento per chiunque voglia suonare il violino in chiave moderna. Dopo aver fondato la band They Came from Plymouth, più vicina all’improvvisazione di stampo jazzistico, e aver lavorato in vari progetti, anche in ambito teatrale, ha fondato la David Cross Band, che oggi guida insieme a Craig Blundell (batteria), Paul Clark (chitarra), Mick Paul (basso), Jinian Wilde (voce), David Jackson (sax e tastiere). Cross sarà presente al FIM 2017 sabato 27 maggio per incontrare il pubblico in CASA FIM (lo stage-tv in diretta streaming), dove riceverà il FIM Award – Modern Violin. La David Cross Band si esibirà la sera dello stesso 27 maggio sul main stage del FIM.

Il secondo David fa di cognome Jackson ed è una delle icone del rock anni ’70. Sassofonista, flautista e compositore di area progressive, David Jackson ha fatto parte dei Van Der Graaf Generator di Peter Hammill, collaborando successivamente con lo stesso Hammill e con altri nomi del calibro di Peter Gabriel e Keith Tippett. Definito dalla rivista inglese New Musical Express “il Van Gogh del sassofono”, Jackson è anche noto per il suo particolare stile, che prevede spesso l’uso di due sax contemporaneamente. Accanto al suo lavoro da musicista, che lo ha visto impegnato anche in Italia (Alan Sorrenti, Osanna e Alex Carpani Band tra gli altri), “Jaxon” ha svolto un’intensa attività didattica che lo ha portato a utilizzare un sistema tecnologico di supporto alle disabilità, progettato da Edward Williams e denominato Soundbeam. Sabato 27 maggio David Jackson sarà presente al FIM per incontrare il pubblico in CASA FIM (lo stage-tv in diretta streaming), dove riceverà il FIM Award – Modern Sax. Successivamente salirà sul main stage del FIM con la David Cross Band.

Il terzo David del FIM 2017 è stato fondamentale per una delle rock band più amate, popolari e seguite nella storia del rock: i Dire Straits. Tra i fondatori della celebre band, esattamente 40 anni fa, nel 1977, c’era anche David Knopfler: chitarrista, songwriter e fratello minore del co-fondatore Mark. Dopo aver contribuito al successo del primo album della band inglese (Dire Straits ha venduto più di una decina di milioni di copie) e aver partecipato al secondo Communiqué e alle registrazioni del seguente Making Movies, nell’agosto del 1980 David Knopfler abbandonò i Dire Straits per intraprendere una prolifica carriera solista. Knopfler sarà presente al FIM di Erba domenica 28 maggio per un’intervista in casa FIM. Per l’occasione in serata si esibirà sul main stage del FIM la tribute band dIRE sTRATO, composta da apprezzati musicisti nostrani (Andrea Cervetto, Alex Polifrone, Giuliano Lecis, Marco Filippini e Paolo Polifrone).

L’affascinante storia artistica di Arthur Brown prende il via proprio 50 anni fa, nel 1967, quando fonda insieme a Vincent Crane e Carl Palmer i Crazy World of Arthur Brown. Una formazione a dir poco storica, visto che Crane fonderà di lì a poco gli Atomic Rooster diventando uno dei principali tastieristi degli anni ’70, e Palmer dopo la militanza con Crane fonderà gli Emerson Lake & Palmer, rivelandosi uno dei batteristi più influenti del decennio. Ma Brown? Personaggio anomalo, carismatico e anticonformista, grazie all’aiuto di Pete Townshend degli Who nel 1968 realizza il suo primo album, il celebre The Crazy World of Arthur Brown: il travolgente singolo Fire raggiunge il primo posto nelle classifiche inglesi e diventa un classico del rock britannico dei tardi anni ’60. Ma sono i live show di Arthur Brown che cambieranno la storia della musica rock grazie a una serie di intuizioni di natura teatrale, che anticiperanno i vari Genesis, Kiss e Alice Cooper. A lui si devono infatti i primi trucchi facciali in stile cadaverico e orrorificoche hanno affascinato o influenzato Peter Gabriel, Alice Cooper, Ozzy Osbourne, i Prodigy, i Kiss, Robert Smith dei Cure, Marilyn Manson e molte delle band black metal; memorabile anche il suo elmo fiammeggiante, una trovata perfetta per il suo personaggio luciferino, ribattezzato The God Of Hellfire. La concezione del teatro rock come performance shockante, provocatoria e visionaria, passa attraverso il genio visivo di Arthur Brown. La sua musica è stata spesso accostata al progressive (in particolare l’esperienza dei Kingdom Come nei primi anni ’70), ma le sue innumerevoli collaborazioni con musicisti di diversa estrazione, come quella del 2011 con uno dei pionieri della musica elettronica Klaus Schulze, fanno capire quanto sia indefinibile la vena artistica di questo artista ultra-settantenne, ispirato del grande Captain Beefheart e così intelligente da riuscire a rendere il suo show ancora oggi musicalmente attuale e coinvolgente dal punto di vista spettacolare.  venerdì 26 maggio 2017 il leggendario vocalist incontrerà il pubblico in CASA FIM (lo stage-tv in diretta streaming), dove riceverà il FIM Award – Legend of “Art” Rock. In serata, lo show The Crazy World of Arthur Brown si sposterà al completo sul Main Stage del FIM per una pazza serata di Art Rock!

Dopo l’annuncio di quattro vedette internazionali (David Cross, David Jackson, David Knopfler e Arthur Brown) e in attesa di altri grandi nomi della musica italiana e straniera, FIM 2017 annuncia un omaggio importante, che farà da filo conduttore dell’intera rassegna: quello a Elvis Presley, per celebrare il quarantennale della scomparsa del Re del Rock! FIM 2017 vuole celebrare il quarantennale dalla perdita del Re coinvolgendo estimatori e conoscitori di Elvis, fan club e musicisti italiani che ne hanno raccolto l’eredità, tutti a Erba per raccontare il Re del Rock’n Roll a chi non lo ha mai ascoltato o desidera conoscerne la grandezza.

Omar Pedrini è il primo artista italiano ad essere annunciato tra i grandi ospiti della Quinta Edizione di FIM – Fiera Internazionale Della Musica. Quando quindici anni fa terminò l’esperienza dei Timoria, una delle rock band italiane più amate e apprezzate degli anni ’90, due dei suoi componenti intrapresero una fortunata carriera solista: Francesco Renga e Omar Pedrini. Renga è ancora oggiuna delle voci più popolari della musica italiana, mentre Omar Pedrini è uno dei testimoni più convinti della cultura rock nel nostro paese. Al di là delle sue note produzioni discografiche e dei suoi concerti (attività tutt’ora in corso), quello che rende speciale Omar Pedrini è la sua abilità comunicativa, il suo saper raccontare non solo la sua musica, ma anche tutto ciò che la sua curiosità lo aiuta a scoprire “on the road”. Una qualità importante, che gli ha aperto le porte dei grandi media popolari. La partecipazione di Omar al FIM 2017 si collega proprio a questa fondamentale esperienza didattica: Pedrini e Gianni Sibilla saranno presenti al FIM di Erba nel pomeriggio di venerdì 26 maggio 2017 per incontrare il pubblico in CASA FIM (lo stage-tv in diretta streaming).

Tutte le informazioni le trovate sul sito ufficiale.

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