Le radio avranno un proprio dominio web

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Dopo svariati anni di battaglie burocratiche, l’Unione europea di Radiodiffusione (EBU) è riuscita a ottenere il dominio di primo livello “.radio” dalla ICANN, l’ente internazionale preposto all’assegnazione di domini.
Lo scopo della EBU è stato principalmente quello di fare in modo che tutte le realtà radiofoniche in essere, ma anche fornitori e aziende dell’intero comparto, avessero un’etichetta web dedicata che fosse alla pari del classico “.com”, ma più specifica e settoriale.

A maggio si è aperta una fase di pre-lancio, in cui le stazioni radiofoniche ufficiali hanno la priorità sugli altri operatori del settore per registrare il proprio dominio. Dopodiché le web radio, i radioamatori, i professionisti e le aziende, potranno approfittare della seconda fase di lancio.
Finora, molte attività radiofoniche utilizzavano il dominio “.am” o “.fm”, ma con la creazione del nuovo dominio, il manager Alain Artero che se ne è occupato per conto della EBU, auspica una maggiore integrità per quanto riguarda la presenza sul web:
«Vorremmo proporre alla comunità radiofonica di considerare l’opzione di proteggere l’integrità della loro presenza su internet, chiedendo dei domini .radio appropriati per ragioni di salvaguardia in primis».

La battaglia della EBU era iniziata nel 2012, fra qualche polemica da parte delle autorità americane, in particolare sull’ipotesi che un ente europeo potesse rappresentare equamente anche il resto del mondo. Tuttavia, l’ICANN, la cui sede centrale si trova a Los Angeles, ha decretato che la EBU fosse la più adatta fra i quattro concorrenti candidati a rappresentare il dominio.

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