Adam Clayton è stato insignito del prestigioso premio Stevie Ray Vaughan Award, donatogli da MusiCares Foundation durante una serata di beneficienza al Playstation Theater di New York; il premio gli è stato donato per il suo supporto a MusiCares MAP Fund, progetto che aiuta i musicisti affetti da varie dipendenze, a ricevere cure ed assistenza.
Il bassista degli U2, da qualche anno ambasciatore di Walk In My Shoes, ha lottato per anni contro la sua principale dipendenza, l’alcool, uscendone vincitore nella metà degli anni’90; molti di voi ricorderanno il famoso episodio del 26 novembre 1993, in cui il bassista della band irlandese non potè salire sul palco, nel primo dei due concerti a Sydney durante lo Zoo Tv Tour, a seguito di una nottata passata a bere, e a litigare, con l’allora sua compagna Naomi Campbell (quella sera Adam Clayton fu sostituito dal suo tecnico, Stuart Morgan). Terminato il tour riuscì a disintossicarsi, e da allora ne è uscito, come ama ripetere, un Adam Clayton completamente astemio, e una persona migliore e più equilibrata, avendo superato anche la conseguente depressione che lo accompagnava in quegli anni.
Chris Blackwell, fondatore della Island Records (con cui gli U2 hanno un sodalizio artistico fin dal 1980) lo ha introdotto sul palco con queste parole: «Ecco un uomo che ha vissuto con la dipendenza, e che l’ha superata, ma ha avuto il coraggio di ammetterlo». Adam Clayton, visibilmente emozionato, ha ringraziato gli U2 per averlo aiutato negli anni, senza abbandonarlo «tra di noi c’è un patto, non abbandoniamo nessuno, o andiamo a casa tutti o restiamo tutti uniti: grazie per aver rispettato la nostra promessa».
Durante il suo discorso, ha affermato che «non è stato facile vincere la battaglia con l’alcool: era parte di me, era parte anche del mio modo di pensare a me come musicista. Ci sono riuscito e credo che la mia vita sia migliore perché ho sconfitto un male cosi devastante. Sono fortunato ad avere amici come Bono, The Edge e Larry, hanno capito che stavo affondando, non mi hanno lasciato solo, mi sono stati vicini ogni istante e non ci siamo più lasciati: sono e sarò eternamente grato agli U2 per il loro supporto ed aiuto infiniti e la loro comprensione, d’altronde mi volevano bene anche prima che iniziassi ad amare questo maledetto amico che si chiama alcool ».
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Adam Clayton ha inoltre ringraziato altri artisti come Eric Clapton e Pete Townshend degli Who, per averlo aiutato a superare questa battaglia, e ha ringraziato MusiCares per il grande sostegno che dà ai musicisti che lottano contro le dipendenze; al termine del suo discorso, Bono, The Edge e Larry Mullen sono saliti sul palco e, insieme hanno eseguito Stuck In A Moment You Can’t Get Out Of, Vertigo ed I Will Follow, con snippet di Three Little Things di Bob Marley, tanto amato da Clayton (e da Chris Blackwell). Alla serata erano presenti altri artisti, tra i quali, i The Lumineers con Jack Garrat, Macy Gray e Michael Franti, che hanno eseguito alcune cover degli U2; trovate QUI i video della esibizione degli U2 e le foto della serata.