Se si vuole capire cosa sia il rock psichedelico e cosa volessero essere i Pink Floyd ai loro (quasi) inizi, la cosa migliore è ascoltare Ummagumma, il disco del 1969 (il quarto della loro carriera) che potremmo definire uno dei più sperimentali della loro intera discografia. Si è ancora lontani dalla svolta di Atom Heart Mother che sarebbe avvenuta l’anno dopo, e questo disco è ritenuto uno dei lavori migliori in assoluto del gruppo. E ascoltandolo a distanza di 48 anni, non si può che essere d’accordo.
Il disco già per come strutturato ha un qualcosa di unico: è infatti composto da 2 parti, una interamente live, registrata al Mothers Club di Birmingham il 27 aprile 1969 e al Manchester College of Commerce il 2 maggio, e di una parte di inediti, registrata agli Abbey Road Studios di Londra fra l’agosto e il settembre dello stesso anno. Quello che colpisce, oltre alla particolare struttura del lavoro, è come la parte live dell’album esprime al meglio le potenzialità che già allora dimostravano i Pink Floyd, che nei 3 album precedenti avevamo già messo a punto un loro stile ed una loro personalità. La parte degli inediti è una degna prosecuzione di ciò che già era stato iniziato, andando ancora oltre le sperimentazioni che già erano state messe a punto in studio negli anni precedenti.
Come sempre accade per gli album dei Pink Floyd, la copertina è un punto focale dell’opera, ed è diversa per la versione inglese, canadese e statunitense. Sul retro ritroviamo un collage con tutto il materiale usato durante i concerti, mentre per il fronte troviamo sempre un collage ad opera del noto Storm Thorgerson, con i componenti della band immortalati nella stessa stanza, ma in modo tale che sembri uno spazio molto più ampio. Come dicevamo, la copertina era diversa per Inghilterra, Stati Uniti e Canada: la versione britannica contiene la copertina dell’album della colonna sonora del musical Gigi visibile appoggiata contro la parete immediatamente sopra la scritta “Pink Floyd”. In molte copie statunitensi e canadesi invece, la copertina di Gigi venne cancellata con l’aerografo per motivi di copyright. Molte copie sul mercato americano non erano censurate e la copertina di Gigi apparve. Per le successive ristampe in formato CD la grafica venne riportata all’originale equiparandola con la versione europea. Sull’edizione australiana, infine, la copertina di Gigi venne completamente cancellata.
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Ummagumma non è un disco facile, ma ancora oggi ha una potenza fuori dal comune e rappresenta una svolta fondamentale non solo per il gruppo e per la sua riorganizzazione dopo l’abbandono di Syd Barrett, ma per la storia della musica in generale. Apprezzatissimo dalla critica, ma meno dal pubblico, ha assunto negli anni il valore che adesso gli viene (giustamente) attribuito, riscoprendo il lavoro svolto in studio, col contributo di un inedito Gilmour, che regala un brano come The Narrow Way, in cui il suo talento come chitarrista viene totalmente alla luce. A tal proposito, è lo stesso Gilmour a ricordare la nascita del brano: «Ero veramente disperato, non avendo scritto mai nulla prima di allora. Telefonai persino a Roger perché mi aiutasse a scrivere il testo, ma lui rispose: “Fallo da solo!”».
Il brano è suddiviso in tre parti, iniziando con una dolce chitarra acustica per poi lasciare spazio agli altri strumenti.
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Il lavoro principale viene fatto da Gilmour e Waters, che si occupano in pratica della composizione di tutta la parte centrale dell’album. Ummagumma non è solo il lavoro più ambizioso, ma anche quello che potremmo definire della maturità, che assumerà negli anni successivi altre vesti e altri suoni, ma che resta un punto preziosissimo per ciò che sarebbe stato dei Pink Floyd.
TRACKLIST UMMAGUMMA
DISCO 1:
1.Astronomy Domine
2.Careful With That Axe, Eugene (Instrumental)
3.Set the Controls for the Heart of the Sun
4.Saucerful of Secrets
DISCO 2:
1.Sysyphus, Pt. 1
a)Sysyphus, Pt. 2
b)Sysyphus, Pt. 3
c)Sysyphus, Pt. 4
2.Grantchester Meadows
3.Several Species of Small Furry Animals Gathered Together in a Cave and
4.Narrow Way, Pt. 1
a)Narrow Way, Pt. 2
b)Narrow Way, Pt. 3
5.Grand Vizier’s Garden Party: Enterance, Pt. 1
a)Grand Vizier’s Garden Party: Entertainment, Pt. 2
b)Grand Vizier’s Garden Party: Exit, Pt. 3