Venerdì black cult, cinema nero americano anni Settanta

Il 29 settembre al MIC serata blaxploitation con Superfly e Jackie Brown

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Nel 1966 in l’America esplodono violente rivolte razziali nei ghetti delle grandi città causate dalla discriminazione sociale ed economica vissuta dalla popolazione afroamericana. L’uccisione di Martin Luther King avvenuta due anni dopo, l’odiata guerra del Vietnam in corso e la nascita delle Pantere Nere, aumentano la tensione nel paese. Hollywood sempre pronta a sfruttare le situazioni a suo vantaggio, anche perché messa in difficoltà dalla concorrenza della televisione, capisce che è il momento di creare un cinema dedicato solo al pubblico nero. Nel ’71 esce sugli schermi Shaft il detective di Gordon Parks con l’attore Richard Roundtree nei panni di un classico detective privato newyorkese, ma questa volta non più bianco, che per liberare la figlia di un capomafia nero si fa aiutare dalle Pantere Nere.  Il successo è strepitoso e il motivo musicale conduttore del film scritto da Isaac Hayes sfonda al botteghino e ottiene il Grammy Award per la migliore colonna sonora. È nata la blaxploitation fusione tra le parole black ed exploitation con la quale Hollywood corteggia il pubblico nero con film di genere riproposti però in versione afroamericana. Del ’72 è Super fly diretto ancora da Gordon Parks, una pellicola che però scatena un putiferio per la rappresentazione del protagonista, un nero di pelle chiara con i capelli lunghi, le giacche di renna, la cocaina sempre a portata di mano, l’amante bianca e lo stile di vita tipico degli yankee arricchiti. In pratica un qualunquista ben lontano dalla politica come Shaft.  Nonostante il successo del film la comunità afroamericana offesa da questo modo razzista di disegnare sullo schermo un nero si mobilita e costituisce il Cab, Coalition Against Blaxploitation contro lo sfruttamento per motivi commerciali della negritudine, come ricorda Tullio Kezich (I mille film dieci anni al cinema 1967- 1977 Il Formichiere).  Il venerdì black del MIC propone oltre allo stesso Super fly (ore 19), anche Jackie Brown (ore 21,45), film cult di Quentin Tarantino del 1997 tratto dal romanzo Punch al rum di Elmore Leonard, un omaggio al genere blaxploitation; storia della hostess Jackie Brown, interpretata da Pam Grier (la bellissima icona del cinema nero anni Settanta), che contrabbanda del denaro per arrotondare lo stipendio. Arrestata dalla polizia si accorda con gli sbirri per fare catturare un trafficante d’armi. Biglietto unico per le due proiezioni euro 6,50.

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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