Blade Runner 2049. Stesso DNA?

Sono passati trent'anni. Che questo film sia figlio del primo Blade Runner?

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Blade Runner 2049
di Denis Villeneuve con Ryan Gosling, Harrison Ford, Ana de Armas, Sylvia Hoeks, Robin Wright, Dave Bautista, Jared Leto
Voto “Un miracolo genetico”

2049. Fa tenerezza vedere che tra trenta e rotti anni le auto volanti nella pioggia useranno ancora i tergicristalli. Per il resto il mondo sarà anche più estremo, sovraffollato, cementificato, desertificato, e il buio che in Blade Runner  di Ridley Scott era sempre bagnato di pioggia si alternerà a una luce faticosa nell’aria sporca, colore arancio, marziana.  Per la solitudine basterà avere una ragazza olografica da casa. Per farla felice, regalarle un dispositivo portatile per “uscire”… Il Blade Runner K (Goslyn), “intoccabile” violento e triste (poliziotto e insieme replicante), mentre caccia e uccide gli ultimi replicanti Tyrrell che si erano ribellati (avevano procurato un blackout catastrofico) incappa in un esemplare che ha nascosto prove di un miracolo genetico. Segue la pista, è a sua volta seguito da un’agente (Hoeks) del nuovo costruttore di replicanti “obbedienti” Wallace (Leto). Arriva a scoprire che il Blade Runner Deckard (Ford) trent’anni prima…

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È, ancora una volta, un’indagine, anzi, “l’indagine” che ogni detective, da Edipo in poi, fa su di sé (infatti è alle prese con una sfinge olografica…). È, ancora una volta, una richiesta d’amore, di vita, di ricordi (veri, falsi, innestati). È un sequel, questo di Villeneuve, così d’autore che sembra un passaggio da padre a figlio… Ma i figli non sono i padri, Villeneuve non è Scott, e ci gioca: il film a volte si appoggia al romanzo di Philip K. Dick. Il poliziotto Gaff che lasciava a Deckard l’origami di un unicorno (più vita? meno vita?) ora mette davanti a K l’origami di una pecora (come a dire che ancora “gli androidi sognano pecore elettriche”, che era il titolo originale del libro). E al centro di tutto c’è l’ossessione di una sorella, gemella, forse morta. Ed era una delle ossessioni della vita di Dick. E via così con la musica, con le scenografie, con le svolte narrative. Villeneuve si puntella sul primo Blade Runner per dire che il suo Blade Runner è identico e differente quanto due individui con lo stesso DNA. Cioè impossibile. A meno che il film stesso non sia l’oggetto dell’indagine di K: forse è solo un sogno che Blade Runner 2049 sia figlio di Blade Runner

Qui sotto i tre short che spiegano cos’è successo tra il 2019 e il 2049

nel 2022

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Nel 2036

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nel 2048

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