Roby Facchinetti e Riccardo Fogli pubblicano Insieme, il nuovo album in uscita per Sony Music il 3 novembre. Otto brani inediti e tre grandi classici che danno vita ad un album colorato e dinamico. Riff energici di chitarra si alternano a ballad romantiche, melodie tanguere lasciano il passo a lenti nostalgici. Fogli e Facchinetti dimenticano le logiche dell’anno appena trascorso e tracciano un nuovo percorso per la costruzione di un album con personalità, cucito perfettamente addosso ai due protagonisti. La produzione è stata curata da cinque arrangiatori differenti (Danilo Ballo, Diego Calvetti, Marco Barusso e la coppia Luca Chiaravalli ed Emiliano Bassi), mentre tra gli autori dei testi troviamo Valerio Negrini e Stefano D’Orazio, due penne preziose, che hanno arricchito il progetto con testi talvolta introspettivi (Inseguendo la mia vita, E Vanno via) altre volte più leggeri (Le donne ci conoscono). Parole mai banali che dimostrano la grande abilità di entrambi. «Con Valerio lavoravo continuamente, lui mi chiedeva sempre di fare musiche, soprattutto negli ultimi tempi. Così mi sono ritrovato questi brani fatti insieme a lui, ma ce ne sono molti altri, alcuni incompiuti», ha spiegato Roby Facchinetti.
Tra gli esperimenti più riusciti c’è indubbiamente il brano Il Ritorno delle Rondini che vede Riccardo Fogli impegnato nella stesura del testo. Una scoperta inattesa che ha messo in luce le capacità autorali del cantante toscano. «Fin dall’inizio di questo lavoro avevo chiesto a Roby se avesse in serbo anche una melodia larga, un po’ a romanza, come negli episodi migliori del mio canzoniere, su cui provare a scrivere qualcosa. Dopo qualche tempo mi fa sentire una musica dallo sviluppo esplosivo ma non retorico. Subito l’ho presa per me. Ho voluto raccontare di una storia d’amore importante, con tutto il suo mistero. I protagonisti ogni sera attendono abbracciati il momento in cui le rondini tornano verso i loro nidi, e nel loro abbraccio convivono la profondità di ciò che provano e la paura che un giorno tutto possa spegnersi, perché l’amore è fatto anche di chiaroscuri e anch’io non volevo rischiare l’ovvio. L’immagine delle rondini l’ho presa dalla mia vita quotidiana: sulla mia piscina le rondini arrivano davvero, ogni giorno verso il tramonto, per bere un po’ prima di rientrare al nido. A me piace stare in un angolo a contarle, godendo di quel magnifico e misterioso spettacolo della natura».
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Cosa avete (ri)scoperto l’uno dell’altro con questa esperienza?
Roby: Riccardo l’ho conosciuto molto tempo fa, quando era giovanissimo. Adesso invece siamo due persone mature, musicisti con alle spalle strade completamente differenti e due esperienze diverse. Ho visto un uomo felice, sensibile, che si emoziona continuamente. Sta affrontando questa nuova avventura nel modo più bello, con divertimento, piacere di farlo, e sta riscoprendo quanta gioia, quanto piacere, ti può dare far musica. Era da un po’ di anni che non lavorava su un disco, su dei brani. Addirittura ho scoperto che è un grande autore di testi: facendogli ascoltare i brani che avevo fatto, una sera mi disse: “Guarda vorrei provare a fare un testo su questa musica, scrivere di un argomento che si sposi perfettamente con il sapore della musica, sia melodica che armonica“. Ringrazio la Reunion che ha dato il via a questo progetto.
Riccardo: Roby è sempre stato così, serio e divertente, il nostro rapporto era com’è adesso. Non era così bravo, ora è bravissimo, è un grandissimo autore, musicalmente può fare qualunque cosa ed è capace di assecondare l’ispirazione trasformando le cose in corsa, ha una grandissima preparazione armonica che ha facilitato lo sviluppo di Insieme. Ci è voluta della maestria, dell’esperienza, per fondere i nostri due diversi modi di cantare, lui è un tenore, io no. Per far sì che fosse un insieme armonico Roby ha creato modulazioni tali che permettessero di unire i nostri modi di cantare, in modo da non creare un divario troppo forte tra come canto io e come canta lui. Stiamo insieme perché è una persona onesta che non parla mai male di nessuno, che ti guarda negli occhi e ti dice cosa pensa. Smussa gli angoli come me: io sono un po’ cazzaro, lui è molto più serio, allora a volte quando dico un po’ troppe cazzate lui addolcisce. Roby mi insegna molto, io non sono molto bravo, però diventerò bravo perché sono ancora molto giovane. (Sorride, ndr).
Roby all’inizio eri titubante sul fatto di lavorare con 5 arrangiatori diversi, di fatto 4+1 perché Danilo Ballo da anni collabora con voi, cosa ti ha convinto a sposare questo modus operandi?
Roby: Non ero molto convinto perché il mio problema era che si potessero creare delle differenze, c’era il rischio che il lavoro non potesse poi alla fine avere un’unicità che un disco dovrebbe avere. Mi sono sbagliato perché mi sono reso conto strada facendo che la scelta di questi arrangiatori è stata a dir poco perfetta, sono tutti assolutamente moderni. Questa cosa ha dato al progetto una dinamicità che altrimenti non avrebbe avuto se avessimo scelto un solo arrangiatore. E’ stata un’esperienza che ha convertito completamente quello che potevano essere le mie convinzioni. Mi riporta sempre al solito discorso: nella musica non c’è nulla di scontato. Poi alla fine mi sono deciso perché era comunque una cosa diversa e sono particolarmente attratto dalle cose diverse. In questo caso eravamo liberi di scegliere di fare e poi tornare sui nostri passi, così mi sono detto facciamolo e alla fine abbiamo fatto veramente bene.
Pensate sia stata la chiave per allontanarvi dal rischio di creare un album “brutta copia dei Pooh”?
Roby: Abbiamo avuto particolare attenzione a questo, abbiamo evitato volutamente di fare determinate cose, come ad esempio certi impasti vocali, i cori, che comunque avrebbero potuto starci.
Riccardo: Fondamentalmente cantiamo. Canta roby, canto io e cantiamo insieme. Evitiamo di armonizzare o armonizziamo a due voci perché lui va molto su, quando va a finire sui La, sui Sib, Facchinetti mi dà una nota e io gli sto vicino. Lo incontro e poi lo lascio, quando va sopra il Sol gli dico “Ciao, che aria tira lassù?”. Ci siamo divertiti molto e ci siamo emozionati. Sentirlo cantare una cosa nuova che dal pigiama (Fogli si riferisce alla fase creativa dell’album soprannominata fase pigiama a seguito del look di Facchinetti, ndr) poi viene realizzata, con Roby che entra in sala e inizia a cantare, ti stende. Abbiamo passato momenti di forte tranche emotivo, un po’ come nei concerti, quando ci guardiamo e ci trasferiamo energia.
L’assolo del brano a chiusura del disco, E Vanno Via, è suonato da Stef Burns (chitarrista di Vasco Rossi, ndr), non avete pensato di coinvolgerlo nell’intero progetto?
Roby: Abbiamo sentito l’esigenza in modo particolare su quel brano di un chitarrismo con una personalità molto forte, perché il brano richiedeva tutto ciò. Avevamo appena visto il concerto di Vasco e ho sempre ammirato Stef come chitarrista, ha un fraseggio molto personale, per cui la scelta è ricaduta su di lui per questo brano. Sugli altri brani invece non ho sentito questa esigenza.
Due date di anteprima del tour nei palasport, ma la vostra coppia funziona anche senza strumenti in mano. Come vi piacerebbe portare in scena il live?
Riccardo: Faremo un concerto di musica, ci divertiremo, dobbiamo ancora stabilire la composizione della band, però il fatto è che quando sto vicino a lui mi diverto, sto bene, non ho freni, se ho voglia di dire qualcosa anche un po’ più leggera dell’intelligenza media lui me lo concede, e ogni tanto ridiamo anche.
Roby: Come te lo concedo? Lo meriti! Le cazzate a te vengono bene, diciamolo. Comunque immagino veramente un bel gruppo di musicisti, anche con numeri importanti, un muro di tuono più che di suono e tanto divertimento. Io e lui saremo i più divertiti di tutti. Dobbiamo essere divertimento, emozione e dobbiamo rappresentare le nostre storie, che si fondono che insieme sono sul palco e si faranno ascoltare.
Le prime due date di Insieme in Tour saranno al Mediolanum Forum di Assago il 7 aprile e al Palalottomatica di Roma il 9 aprile. I biglietti sono disponibili su Ticketone.
La tracklist di Insieme:
1. Strade (Facchinetti-Negrini)
2. Per salvarti basta un amico (Facchinetti-Bonomo)
3. Le donne ci conoscono (Facchinetti-Negrini)
4. Il ritorno delle rondini (Facchinetti-Fogli)
5. Notte a sorpresa (Facchinetti-Negrini, cover del brano inciso dai Pooh nel 1979)
6. Inseguendo la mia vita (Facchinetti-D’Orazio)
7. Arianna (Facchinetti-D’Orazio)
8. Prima rosa della vita (Facchinetti-Negrini)
9. Storie di tutti i giorni (Fabrizio-Fogli-Morra, cover del brano inciso da Fogli nel 1982)
10. In silenzio (Facchinetti-Negrini, cover del brano inciso dai Pooh nel 1968)
11. E vanno via (Facchinetti-Negrini)
Grandissimi ” INSIEME ” meravigliosi Roby e Riki
Grazie grazie
sarebbe un immenso piacere condividere tre minuti di musica con voi che canto le vs. canzoni dal71grazie per l’attenzione
Stendiamo un velo pietoso anche le canzoni della Chiesa copiano .Fateci caso la loro canzone del festival ha il ritmo uguale a tu sei la mia vita altro io non ho .Non sanno più dove rubare !