L’inizio è il suo volto sul maxi schermo, poi un urlo: come a dire “questa sera si suona il rock”. Protagonista: Bryan Adams, per la seconda tappa della leg italiana del suo Get up Tour. Siamo a Milano, Forum di Assago: sold-out lontano un soffio. Parola chiave della serata: energia. Pochi fronzoli e tanta musica: ben 29 le canzoni in scaletta. L’inizio è una vera scarica di adrenalina, da Do what you gotta do, un climax ascendente verso Run to you. «Ciao Milano, my name is Bryan. Vengo da molto lontano, vengo da Padova. Stasera terrò un concerto piuttosto lungo, perché è da diverso tempo che non suono qui. Ho molte canzoni per voi: alcune nuove e altre vecchie».
Il concerto è un autentico saliscendi emotivo: dal rock’n’roll vecchio stile, alle ballatone da accendino (pardon, cellulare) e messaggio vocale alla fidanzata (welcome to terzo millennio!). Heaven: e il forum illuminato da centinaia di led.
I primi minuti di un concerto sono sempre i più rischiosi. Anche per Bryan Adams, che di palchi ne ha calcati migliaia. Il pubblico non è mai lo stesso. E l’inizio è fondamentale: per creare il feeling, per capire in che direzione si dirigerà la serata. Ed è per questo che il suo piede spinge forte sull’acceleratore, fino a togliere il fiato.
Il resto viene da sé, il feeling: il pubblico di Milano è caldo e Adams sembra sinceramente felice in quella dimensione. Si lascia andare a qualche battuta: «La prossima canzone, It’s only love, ho avuto il grande onore di inciderla insieme a Tina Turner. E questa sera (rullo di tamburi ndr.)… Lei non è qui».
Poi il concerto prosegue sui soliti ritmi rock che avevamo conosciuto all’inizio (non a caso il nome Get up): You belong to me («Shake your ass», «Move il culo», dice Bryan Adams in un italiano improvvisato). Ancora accendini per Everything I do. E ancora aneddoti per Please forgive me: «L’ho scritta nel ’93 a Parigi. La amano in molti… ma non so perché».
Il bis è imponente: ben cinque pezzi, tra cui Remembrance day (oggi, 11 novembre, giorno della fine della Prima Guerra Mondiale) e, a concludere, All for love.
I ringraziamenti sono tanti. Fanno spettacolo? Sì, ma non solo. Bryan Adams ricorda la sua prima volta in Italia: nell’83, per le registrazioni di uno show televisivo con Madonna, nel centro della Sardegna. Nel nostro Paese sarebbe tornato tante altre volte. Quest’anno ne fa sei. Un inizio col botto ieri a Padova, un successo che si è ripetuto stasera a Milano. E se il buongiorno si vede dal mattino…
La scaletta del concerto:
- Do what you gotta do
- Can’t stop this thing
- Don’t even try
- Run to you
- Go down rockin’
- Heaven
- This time
- It’s only love
- Please stay
- Cloud number nine
- You belong to me
- Summer of ’69
- Here I am
- When you’re gone
- Everything I do
- Back to you
- Somebody
- Woman
- Please forgive me
- The only thing
- Cuts like a knife
- 18 ’til I die
- I’m readyBIS
- Brand new day
- Ultimate love
- Come on everybody
- Straight from the heart
- Remembrance day
- All for love
Da non milanese che deve fare km su km e ore di macchina x vedere un concerto posso dire che Milano rimane la capitale dello show. I migliori concerti e le più belle emozioni le ho vissute qui. Grazie di cuore.