Il ritorno di Felice Del Gaudio, il suo nuovo disco si intitola “Desert”: «Una metafora della vita»

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Felice Del Gaudio

Felice Del Gaudio è uno dei più apprezzati contrabbassisti italiani. Ha collaborato con nomi importanti della nostra musica e suonato in numerosi festival, anche all’estero. Recentemente ha pubblicato un nuovo disco, intitolato Desert, al quale hanno collaborato, fra gli altri, Teo Ciavarella, Enrico Guerzoni, Alfredo Laviano e Antonio Del Gaudio. Il disco è scaricabile da tutti gli store digitali, mentre per prenotare il cd fisico ed avere maggiori informazioni sulla carriera dell’artista si può consultare il suo sito internet www.felicedelgaudio.it.

Nel suo nuovo disco, su dieci tracce, nove sono tratte dai suoi precedenti lavori discografici. Perché ha sentito l’esigenza di dare una seconda vita a questi brani?
Ascoltando i miei lavori passati ho deciso di aprire l’armadio della mia libreria musicale e dare una nuova opportunità di vita a brani che secondo me hanno ancora un senso e sono attuali nelle loro sonorità.

Quanto questo disco rappresenta l’universo musicale di Felice Del Gaudio oggi?
Direi moltissimo. Essendo l’artefice del mio lavoro mi sono sentito libero di creare ciò che mi rappresenta di più come solista.

Perché la scelta di intitolare il disco Desert?
Provenendo dal sud e da una regione bellissima che è la Lucania mi sono ispirato a dei paesaggi suggestivi che sono stati ripresi nel video clip relativo. Ognuno di noi attraversa nel ciclo della vita dei periodi aridi, secchi, di solitudine soprattutto in questi tempi bui dove il deserto rappresenta per migliaia di persone uno scoglio vero da superare. Per me rappresenta una metafora della vita.

Felice Del Gaudio

In carriera ha collaborato anche con nomi importanti della musica pop e d’autore italiana, da Alan Sorrenti a Raphael Gualazzi, passando per Biagio Antonacci e Lucio Dalla. C’è una collaborazione che le è rimasta particolarmente nel cuore?
Direi tutte. Anche perché sono legate a precisi momenti della mia vita e della mia crescita musicale fatta di tanta musica, ma anche di rapporti umani. In ogni collaborazione c’è un pezzo del mio vissuto e del mio cuore.

Lo scorso anno ha partecipato alla registrazione del disco di Claudio Lolli Il grande freddo, che poi ha vinto il Premio Tenco per il miglior disco dell’anno. Cosa le ha lasciato quella esperienza?
A distanza di tempo vivo ancora una bella e sana soddisfazione sia per la bella musica creata insieme a dei fantastici musicisti, ma soprattutto per la conoscenza di uno dei massimi poeti e scrittori del ‘900 che sicuramente passerà alla storia della canzone d’autore: il maestro Claudio Lolli.

Come si è avvicinato al contrabbasso? Quando è nato il suo amore per questo strumento?
All’età di 18 anni sono passato dal basso elettrico al contrabbasso perchè cominciavo ad avvicinarmi al jazz e quindi era fondamentale affrontarlo con lo strumento giusto. Poi di lì il primo acquisto dello strumento e i primi studi con un insegnante. Poi seminari e tanti stage in giro per il mondo.

Ha suonato in importanti festival musicali di mezzo mondo, dall’Europa all’America, dall’Asia all’Oceania. All’estero c’è un’attenzione diversa rispetto al tipo di musica che propone rispetto all’Italia?
Credo che quando si suona in contesti ufficiali, come rassegne, teatri e sale da concerto, il pubblico sia preparato ad un evento e l’attenzione ed il rispetto siano uguali in ogni parte del mondo. Direi che quando invece si suona in ambiti meno blasonati o comunque ridotti, all’estero ho trovato organizzazione e comunque disponibilità all’ascolto, cosa che a volte in Italia invece manca.

Felice Del Gaudio

E’ nato in Basilicata, ma da 34 anni vive a Bologna. La terra in cui è nato, e quella in cui vive, ritiene che abbiano influito nel suo modo di approcciarsi alla musica?
Mi piace ricordare la frase di un rapper che dice: «se non sai da dove vieni…dove andrai?». Certo che le radici sono importanti e ti danno il senso dell’attaccamento ai valori dove sei nato e cresciuto. Poi, però, non bastano più e c’è bisogno di spiccare il volo e andare, cosi come è rappresentato nel clip Desert.

Ha in programma concerti per presentare il suo nuovo disco?
Al momento no perché ho da seguire altri progetti e le tante interviste che il prezioso ufficio stampa L.C. comunicazioni sta programmando per far conoscere il lavoro appena nato.

Che cos’è la musica per Felice Del Gaudio?
Domanda da 1 milione di dollari…. “Boh”, mi verrebbe da dire. Ma non è cosi perchè è una parte fondamentale di questo mio passaggio, con la quale faccio i conti tutti i giorni. Insieme alle altre mille avventura che la vita ci dà.

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Nato a Lavagna (GE) il 26 luglio 1970, nel giorno in cui si sposano Albano e Romina, dopo un diploma in ragioneria ed una laurea in economia e commercio, inizio una brillante (si fa per dire) carriera come assistente amministrativo nelle segreterie scolastiche della provincia di Genova e, contemporaneamente, divorato dalla passione del giornalismo, porto avanti una lunga collaborazione con l’emittente chiavarese Radio Aldebaran, iniziata nel 2000 e che prosegue tuttora. Per 15 anni ho collaborato anche con il quotidiano genovese Corriere Mercantile. Dal 2008 e fino alla sua chiusura ho curato il blog Atuttovasco.

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