Giorgio Gaber, Michelangelo Antonioni ed Elena Bono: sono questi i tre personaggi ai quali verranno dedicati altrettanti focus in occasione del prossimo Festival della Parola, in programma a Chiavari (GE) dal 31 maggio al 3 giugno. Gli organizzatori annunciano che collaboreranno con il Festival la Fondazione Gaber, nata nel 2006 per divulgare e valorizzare la figura e l’opera dell’artista, ed Enrica Fico, vedova del regista di Blow-Up.
La manifestazione, giunta alla sua quinta edizione, quest’anno avrà per titolo “Dall’agorà dell’antica Grecia alla piazza virtuale della Rete” e rinasce a nuova vita dopo i dubbi legati al cambio di amministrazione e alla chiusura del più importante teatro cittadino. Per mesi, nelle chiacchiere dei bar, il Festival sembrava destinato all’estinzione: niente di più sbagliato, a Chiavari la “parola” sarà ancora protagonista.
Top secret per il momento il cast, ma gli organizzatori parlando di «ospiti di grandissimo livello». L’anno scorso, tanto per fare un esempio, arrivarono a Chiavari Morgan, Francesco Pannofino, Peppe Servillo e Marco Travaglio (ma ci fu anche un pomeriggio organizzato da Spettakolo con il nostro Massimo Poggini ad intervistare Awanagana, Massimo Cotto e Mario Luzzatto Fegiz). Visto che l’amministrazione parla di «rilancio e promozione» e punta ad incrementare le 10mila presenze dello scorso anno, è lecito aspettarsi nomi almeno dello stesso livello.
Quello che è certo è che ci saranno ancora gli appuntamenti con la Storia (focalizzati quest’anno sulla ricorrenza del 2 giugno e sui cinquant’anni del ’68) e che la location principale sarà nuova di zecca: una tensostruttura da 600 posti, davanti alla Cattedrale della città, per ospitare gli eventi che fino allo scorso anno andavano in scena al Cantero, il teatro ora – si spera temporaneamente – chiuso. Per gli eventi più intimi e raccolti, invece, verrà utilizzato il giardino botanico di Palazzo Rocca, ribattezzato “Il giardino della parola”.