Giovedì ricomincia The Voice. Sarà più rapido e “cattivo”

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The Voice

«Appena sono approdato a Rai Due ho iniziato a progettare una nuova edizione di The Voice. Mi sono rivolto a J-Ax, uno dei personaggi che hanno fatto la storia del programma, e insieme a lui ho pensato a un format tutto nuovo, capace di guardare sia al passato che alle edizioni estere». A parlare è Andrea Fabiano, direttore di Rai Due, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo The Voice, che andrà in onda da giovedì 22 marzo alle 21.20 su Rai Due.

«La prima cosa che ho detto a Fabiano è stata di contattare Al Bano: sarà lui la vera sorpresa dell’edizione», racconta J-Ax. «Negli anni passati abbiamo conosciuto Suor Cristina, ma anche in questa edizione ci saranno diversi “personaggi”. Gli occhi, però, saranno tutti puntati su Al Bano, che non avete idea cosa sia stato in grado di combinare durante le registrazioni!».

«Nella vita è sempre bello vivere delle nuove esperienze», dice Al Bano. «Questa di The Voice, che sto vivendo alla tenera età di 75 anni, mi ha riportato indietro nel tempo a quando c’era l’applausometro. Io, all’epoca, ero “dall’altra parte”. A condurre c’era Pippo Baudo. A decidere chi doveva proseguire nel programma, il pubblico, con gli applausi. Io vi rimasi quattro settimane. Poi basta, perché avevo finito le canzoni! Qui a The Voice cerchiamo i nuovi Gianni Morandi e Adriano Celentano. Resisterà chi ha la passione».

Oltre ai già menzionati J-Ax e Al Bano, a vestire il ruolo di coach anche Cristina Scabbia, voce dei Lacuna Coil: «Sono grata a Rai Due perché ha avuto il coraggio di chiamarmi a The Voice. Faccio musica da più di vent’anni, ho un discreto successo in America, eppure in Italia si continua a pensare a chi fa metal come a dei “cattivi ragazzi”. Sicuramente dopo questa mia esperienza ci sarà qualcuno che “salirà sul carro del vincitore” e io comunque sto già programmando alcune sorprese. Come l’hanno presa i miei fan? Si sono divisi: alcuni hanno interpretato la mia partecipazione come una bella occasione di riscatto per il genere, altri pensano che mi sia venduta. Il pubblico italiano è molto limitato. Io rispondo che quella di Al Bano è una voce rubata al power metal».

Infine, Francesco Renga: «Per fare questo mestiere, la voce è la cosa principale, e di The Voice mi piace il meccanismo delle blind audition. Tra i concorrenti, cerco la fame: qualcuno che non abbia un piano B. Esattamente come me che, da giovanissimo, ho capito che da grande avrei potuto solo cantare. Non voglio ragazzi che inseguano il solo mito del successo: quella è una componente dell’insieme, ma non il solo obiettivo. The Voice può essere un’occasione, ma poi bisogna lavorare sodo per costruire una carriera».

Gli fa eco J-Ax: «The Voice è un music show in cui cerchiamo una voce in grado di impressionare noi e il pubblico. Guideremo i ragazzi nel corso del programma e, per quanto possibile, daremo loro degli input anche dopo la finale. Poi, però, il loro futuro sarà nelle loro mani: starà a loro scrivere delle belle canzoni. The Voice è solo un trampolino: importante, ma pur sempre un trampolino».

A fare da “collante” tra i quattro giudici, Costantino Della Gherardesca, a cui è affidata la conduzione: «Finora avevo lavorato quasi esclusivamente in programmi girati all’esterno e con meccanismi piuttosto contorti. Questa è la mia prima vera esperienza nazional popolare e la considero una sfida. Le vere star del programma, però, sono i quattro coach, che compongono una squadra di serie A: non superstiti finiti in televisione, ma artisti che continuano il loro lavoro con grande successo. Quale sarà il mio approccio alla conduzione? Continuerò a essere me stesso, cioè un uomo alfa prepotente e presente. Dovrò essere molto empatico, consolando le mamme dei ragazzi rifiutati dai giudici».

E saranno proprio i “no” una delle grosse novità dell’edizione: «Quest’anno, i “no” dei giudici non saranno motivati. Se i giudici non gireranno le loro poltrone, continueranno a rimanere di spalle. Il meccanismo sarà più rapido e anche più cattivo». Altre due, le novità importanti del programma: la possibilità di bloccare le scelte dei colleghi, per rovinare loro i piani (come già accade nell’edizione americana) e quella di “scippare” i talenti scartati dalle altre squadre. Il tutto, a beneficio dello spettacolo, con inevitabili discussioni e siparietti tra i quattro giudici.

Ora non ci rimane che darvi appuntamento a giovedì 22 marzo, ore 21.20, su Rai Due, per la nuova edizione di The Voice.

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