La notizia era nell’aria da qualche giorno e ieri – puntuale – è arrivata la conferma: Bruce Springsteen riceverà il prossimo 10 giugno il Tony Award (l’equivalente del Premio Oscar per gli spettacoli teatrali) per il suo spettacolo a Broadway. Uno show intimo e acustico che ad oggi – considerato anche l’alto costo dei biglietti – ha incassato 55 milioni di dollari. Le date annunciate andranno avanti fino alla meta’ di dicembre (e alla fine saranno 236) ma c’è da giurare che non soddisferanno tutte le richieste. Uno spettacolo intenso, in cui Bruce, prendendo spunto dalla sua autobiografia Born To Run, si racconta come mai aveva fatto in vita sua, regalandosi senza filtri al suo pubblico. Uno spettacolo a tratti commovente in cui non è tutto lì davanti a noi: la sua musica, la sua storia, le sue paranoie, la sua vita sono nelle nostre mani per un paio d’ore e nessuno ce le portera’ più via, perché ci resteranno per sempre impresse nel cuore. Senza alcun dubbio.
I Tony Awards, giunti quest’anno alla 72esima edizione, sono assegnati da una giuria di più di 800 addetti ai lavori (giornalisti compresi) e vengono dati ai migliori spettacoli (performance, commedie e musical) andati in scena a Broadway nella stagione teatrale in corso. A Springsteen verrà consegnato un premio speciale perché per gli appassionati di teatro il suo show è un’esperienza di dimensioni straordinarie – come ha specificato Leslie Odom Jr. (star del musical Hamilton in scena a Broadway, nda) nell’annunciare il premio al Boss. Un riconoscimento che premia non soltanto la carriera di un artista strepitoso, ma anche lo spessore umano della singola persona che non si è mai risparmiato nei confronti della sua gente.
Parlando di questo spettacolo Bruce ha detto: “La mia idea era quella di mostrare il lavoro che ho fatto negli ultimi 40 anni e lasciare che parlasse da se’. Non ho sentito il bisogno di salire su un palco improvvisato o di essere ideologico. Volevo che la serata fosse molto semplice e abbastanza grande da contenere tutto quello che ho scritto nel corso degli anni”.
L’ennesimo premio, dunque, l’ennesima tessera di un mosaico che continua a comporsi anno dopo anno, giorno dopo giorno davanti ai nostri occhi e che ci restituisce l’immagine di un uomo e di un Artista straordinario. Con questo premio Bruce Springsteen si avvicina a diventare un EGOT, ovvero uno di quei (pochi) personaggi a vincere Emmy, Grammy, Oscar e Tony. Per l’Emmy è già stato candidato due volte (per il Live in New York City e per il mini-show al Superbowl del 2009) senza vincere, ma non è detto che al terzo tentativo non ci riesca. Magari Bruce Springsteen On Broadway diventa un dvd oppure viene trasmesso in tv e allora tutto è possibile. A quel punto gli mancherebbe solo il Premio Nobel, ma questa è un’altra storia di cui parlare magari un’altra volta.