Marco Carola è una popstar? Il clubbing e la sue presunte categorie

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In Italia, soprattutto tra addetti ai lavori, troppo spesso si continua a dividere il clubbing in ormai superate categorie mentali. Iniziamo con il termine “commerciale”, che è francamente odioso. La musica easy e melodica, che oggi è soprattutto urban (pop, reggaeton, hit di vari generi, hip hop), quella delle radio, viene ancora oggi chiamata spesso ‘commerciale’, come la techno non fosse venduta, a caro prezzo… e viene contrapposta all’elettronica, come se tra i due ‘generi’ ci fosse un invalicabile muro. Chi ama dj ‘di confine’ come il furbissimo Solomun sa invece che il confine è labile. Anzi, non esiste.

Il mondo della notte, sia chiaro, non è tutto uguale. Ma chi una sera va a guardare e farsi guardare al Bullona di Milano, anche per ballare la musica open format di Ben Dj, la sera dopo sceglie un festival o un club techno ‘duro & puro’. Capita, d’altra parte, anche ai dj. Marco Carola, senz’altro uno dei dj italiani più attivi nel mondo, al Bullona ci è andato qualche sera fa, probabilmente a cena e si è fatto fotografare con Ben Dj… Sono colleghi. Ben è quello con gli occhiali, MarcSono entrambi bravissimi. E Carola il 2 giugno è l’headliner di Shade Music Festival alla Fiera di Bergamo, super festival elettronico in cui dividerà il palco con Apollonia (Shonky, Dyed Soundorom, Dan Ghenacia), Chris Liebing, Green Velvet, Ilario Alicante, Marco Faraone e Mihalis Safras.

Le differenze, più che altro, sono nel tipo di serata. Una serata allo scenografico Lido di Bellagio, a ballare con la bella (e brava) Renè la Bulgara di m2o, in uno scenario naturale unico, non per caso amato in tutto il mondo (capita il 26 maggio), è senz’altro diversa da una 24 ore alla Fiera di Bergamo, immersi nel ritmo e nelle tecnologie multimediali. Dalle 4 del pomeriggio alle 4 del mattino i dj si susseguono senza sosta.

Ma ripetiamolo: probabilmente il pubblico è più o meno lo stesso: una sera sceglie la melodia e la sera dopo opta per l’elettronica più spinta. Anzi, l’elettronica, in generale, sta diventando sempre più pop. Chi sceglie la techno de Il Grido Festival, a Gallipoli, tra il Cave ed altre location, forse quest’estate sceglie pure il pop ed il ritmo easy di PopFest, che prende vita soprattutto alla Praja. Non per caso entrambi i festival sono organizzati dallo stesso grande gruppo, Musicaeparole.

Per crescere davvero, il clubbing italiano potrebbe concentrarsi sulle affinità, sui problemi comuni, piuttosto che sulle presunte differenze nell’ambito della musica da ballo.

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