Tutto inizia nel 2013, quando il giovane Fedez e il “navigato” J Ax «per esigenze artistiche e anche per amicizia», come svela Ax durante l’incontro con la stampa, danno vita ad un duo musicale che in realtà poi «è andato molto oltre rispetto ai piani iniziali», arrivando attraverso gli anni fino a ieri sera. 5 anni (partendo dal primo featuring Sembra Semplice), svariati dischi di platino, tutti i singoli in classifica, 33 tappe in giro per l’Italia e, infine, lo stadio San Siro.
Ieri sera J Ax e Fedez hanno salutato i loro fan con il concerto che va a chiudere questo percorso artistico, esibendosi in J Ax & Fedez – La Finale. Come ogni finale che si rispetti il palco è un quadrato posto al centro del parterre dello stadio a simulare una ring di boxe, su di esso una pedana rotante a 360°. Ad aprire le danze della serata sono 30 pugili che corrono e si battono, accompagnando il primo medley affidato ad Ax. (Ribelle e basta/Miss e Mr Hide/Pub song/L’uomo col cappello). A dar man forte a J Ax ci pensa il primo ospite della serata, il fratello Grido, che con lui canta Pub Song.

Fedez balza su una passerella del palco sbucando tra gli effetti pirotecnici, o meglio «i fuochi d’artificio» come preferisce definirli. Lo sguardo sognante e gratificato riassume tutta la soddisfazione di un ragazzo, il più giovane fin’ora a suonare San Siro, che si è costruito dal nulla fama e successo. L’inizio del concerto vede alternarsi la coppia sul palco, che ripropone i pezzi di repertorio realizzati prima del loro incontro. Il palco asimmetrico presenta tre passerelle e un “led stage”, piccolo palco costituito da schermi led sul pavimento, con video che vanno a completare e interagire con le coreografie
Ax e Fedez propongono le prime canzoni tratte dall’album uscito nel 2017: Comunisti col Rolex e Musica del cazzo. Coriandoli, geyser, fuochi, bambole gonfiabili giganti, effetti pirotecnici, 800 fari, fumi, giochi di laser, led stage, effetti ottici e coreografie fanno da cornice all’intera scaletta. Il parterre di San Siro diventa talvolta inferno, scaldato dai fuochi disposti tutt’intorno al palco, talvolta discoteca, illuminato dai numerosi laser. Il pubblico, eterogeneo composto da teenager ma anche da adulti, si scatena su Deca Dance per poi galvanizzarsi del tutto con l’arrivo di “Assistente Google”, un esempio di branded content pienamente riuscito e sensato: Ax e Fedez chiedono dal palco a Google di accendere le luci di San Siro e i braccialetti degli oltre 70mila spettatori si accendono a ritmo di musica, per assecondare poi i brani fino alla fine del concerto.
Intro interrompe il ritmo della serata, Ax canta accompagnato da un quartetto d’archi, Levante e Stash arrivano sul palco, i loro vocalizzi arricchiscono Assenzio. Non mancano i momenti dai toni smorzati, Fedez imbraccia la chitarra e canta L’hai voluto tu, per poi fare del gran baccano con tutta la band e suonare un po’ di rock’n’roll: batteria, tastiera, chitarre elettriche e fisarmonica per un salto indietro nel tempo di 16 anni, lo stadio canta in coro Spirale Ovale, un hit di J Ax per la quale il pubblico diventa incontenibile, e Domani smetto.

Sul palco arriva anche un’ospite speciale, il suo ingresso sul palco è commovente. Cristiano, in arte Cris Brave, è un ragazzo di 21 anni affetto da tetraparesi spastica. Fedez e J-Ax sono venuti a conoscenza della sua malattia grazie ad un video di Cris pubblicato con i The Show. «Mi ha colpito l’ironia con cui veniva trattato il problema di Cristiano», racconta Fedez.
Dopo svariati messaggi e alcuni incontri, il duo invita Cris ad esibirsi sul palco di San Siro, non solo per cantare il brano inedito La Panchina, ma anche per promuovere la sua campagna di crowfunding per riuscire a trovare qualcuno che possa assisterlo senza più dipendere dai genitori.
«Io e Ax abbiamo avuto questa idea nei giorni prima di San Siro. Con Cris ci siamo sentiti molto, spesso per questa data avevo io più ansia di lui. Ero preoccupato dalla possibile reazione del pubblico, da tante cose. Cris poi mi ha detto: “Sai fede su internet molte persone mi hanno detto che io sono qui perché sono disabile e che questo è uno smacchiatore di coscienze”. Ecco a me non interessa questo, probabilmente è davvero uno smacchiatore di coscienze ma Cris è qui perché ha qualcosa da dire». Cris improvvisa due barre di freestyle e lascia il palco tra il boato di San Siro.
La festa prosegue con alcuni singoli di Fedez, come Cigno Nero e Amore Eternit, Ax canta con Il Cile Maria Salvador e in chiusura arrivano Italiana, Senza pagare e Vorrei ma non posto tre tra i pezzi più rappresentativi del loro percorso artistico insieme. Il concerto è un prodotto di entertainment perfetto, curato al dettaglio con un elevato impatto visivo, adatto al target di pubblico del duo.
La Finale saluta i fan con uno spettacolo pirotecnico a mo di’ Live and Let Die.
E adesso? Adesso ognuno tornerà al proprio percorso da solita, anche se «continuare con il progetto dal punto di vista economico sarebbe la cosa più logica che potremmo fare», commenta J Ax. In ogni caso entrambi hanno già qualcosa che bolle in pentola, Fedez ha trascorso i due mesi americani (in occasione della nascita del figlio Leone) a lavorare a nuovi brani mentre Ax svela che annuncerà qualcosa a metà mese.
La scaletta della serata:
- Medley J-Ax: Ribelle e basta/Miss e Mr Hide/Pub song (con Grido)/L’uomo col cappello
- Generazione boh
- Mdley Fedez: Ti porto con me/Tutto il contrario/Faccio brutto
- 21 Grammi
- Comunisti col rolex
- Musica del cazzo
- Rap n’ roll feat Gué Pequeno
- Pensavo fosse amore
- Si scrive schiavitù
- Più stile
- Medley: Deca dance/immorale
- Olivia oil
- Medley: Fabrizio fa brutto/Non c’è due senza trash
- Sirene feat Malika Ayane
- Intro
- Assenzio feat Levante e Stash
- Sembra semplice
- L’hai voluto tu
- Spirale ovale
- Domani smetto
- Uno di quei giorni feat Nina Zilli
- La Panchina – Esibizione di Cris Brave
- Amore Eternit feat Noemi
- Cigno nero
- Magnifico
- Maria Salvador feat Il Cile
- L’Italia per me feat Sergio Sylvestre
- Fratelli di paglia
- Piccole cose
- Italiana
- Senza Pagare
- Vorrei ma non posto