Lo spettacolo Tributo affettuoso a un certo signor G ha chiuso ieri sera a Chiavari la quinta edizione del Festival della Parola. Intervistati da Enrico De Angelis, Neri Marcorè e Gian Piero Alloisio hanno alternato parole e canzoni, con un unico protagonista: Giorgio Gaber. Nel finale, sul palco, è salito anche il chitarrista Armando Corsi. Una chiusura in grande stile, con tantissima gente ad affollare la tensostruttura allestita davanti alla Cattedrale: molte persone sono rimaste in piedi e la ferita legata alla chiusura del teatro Cantero, che nelle prime quattro stagioni ha ospitato gli spettacoli serali, ieri ha sanguinato come non mai.

Nel pomeriggio ci sono stati anche altri due incontri organizzati dal nostro sito, con Toni Capuozzo e Riccardo Bertoncelli: intervistati da Massimo Poggini, i due hanno presentato rispettivamente i libri Andare per i luoghi del ’68 e 1968: soul e rivoluzione.

Dicevamo che ieri sera si è chiuso il Festival della Parola, anche se in realtà non è proprio così. A sorpresa è stato infatti annunciato che la manifestazione avrà un’appendice estiva: accadrà il prossimo 11 luglio quando Ezio Mauro, già direttore dei quotidiani La Stampa e la Repubblica, presenterà Il condannato – Cronache di un sequestro, recital incentrato sul sequestro e l’omicidio di Aldo Moro, a quarant’anni di distanza dai tragici fatti del 1978.
