È morto Gino Santercole, uno dei “ragazzi” del Clan Celentano

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Gino Santercole

È morto a Roma la scorsa notte Gino Santercole, cantautore e nipote di Adriano Celentano. Aveva 77 anni. Magari i più giovani non conoscono il suo nome, ma quasi certamente tutti conoscono le sue canzoni: la sua firma appare infatti in brani diventati evergreen come Una carezza in un pugno, Svalutation, StraordinariamenteUn bimbo sul leone. Il suo primo successo risale al 1964: scrisse e incise un brano intitolato Stella d’argento. Era stato uno dei componenti dei Ribelli e aveva partecipato come attore a diversi film, la vorando con registi come Pietro Germi, Dino Risi, Mario Monicelli e Luigi Comencini e componendo, nel 1982, la colonna sonora di Segni particolari: bellissimo.
Gino Santercole era nato a Milano nel 1940 da Rosa, sorella di Celentano: anche lui crebbe nella celebre via Gluck. Insieme ad altri musicisti come Don Backy, Pilade e Ricky Gianco, affiancò lo zio nella nascita del Clan Celentano, per alcuni anni uno dei laboratori musicali italiani più creativi.
Negli anni Sessanta, Santercole sposò Anna Moroni, sorella di Claudia Mori, moglie di Celentano, diventando quindi il cognato di suo zio. Da Anna ebbe due figli.
La foto che vedete in apertura era sulla copertina del Cd Voglio essere me, pubblicato nel 2014 e contenente 11 brani composti in anni recenti.

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