Contrordine: l’album La mia generazione di Mauro Ermanno Giovanardi, in un primo tempo ammesso tra i finalisti nella categoria “Miglior disco assoluto”, è stato successivamente eliminato per un cavillo del regolamento. Che recita testualmente: Le Targhe da votare sono divise in 6 sezioni: 1) per il migliore album in assoluto; 2) per il migliore album che sia prevalentemente in dialetto o lingua minoritaria parlata in Italia; 3) per il migliore esordiente come cantautore su album a lunga durata (dunque anche se è stato preceduto da ep o simili); 4) per il migliore album pubblicato da un interprete che nel disco canti in prevalenza canzoni non proprie; 5) per la miglior canzone singola (in qualunque lingua o dialetto, purché scritta da artisti italiani); 6) per il migliore album a progetto, realizzato con l’intervento di più artisti.
Ebbene, sottolineano i responsabili del Tenco che «Le sezioni 1, 2, 3 appena menzionate sono riservate espressamente a “cantautori”: la prevalenza delle canzoni deve essere firmata almeno in parte da chi le interpreta, sia esso cantante singolo o gruppo. Si specifica che il disco di Giovanardi è un disco di cover e non di canzoni proprie dell’artista, tranne Nera signora dei La Crus e che dunque non può rientrare nella sezione 1 (Disco Assoluto)».
La Commissione delle Targhe Tenco 2018, continua il comunicato, si scusa per l’errore di non aver eliminato il disco in prima battuta e intende precisare che l’album di Giovanardi non sarà sostituito da nessun altro disco perché nella sezione 1 (Disco Assoluto) tre album sono arrivati a pari merito: vi erano 7 finalisti, che ora, dunque, passeranno ad essere 6 e di cui riportiamo di seguito la classifica ufficiale in ordine alfabetico.
Filippo Andreani (Il secondo tempo);
Alessio Bonomo (La musica non esiste);
Ermal Meta (Non abbiamo armi);
Mirkoeilcane (Secondo me);
Motta (Vivere o morire);
The Zen Circus (Il fuoco in una stanza).
La Commissione intende anche sottolineare che Mauro Ermanno Giovanardi con il disco La mia generazione nella sezione “Miglior Interprete” – la giusta categoria in cui avrebbe dovuto concorrere l’album di Giovanardi – non ha ottenuto sufficienti voti e dunque non può essere incluso nella cinquina dei finalisti della sezione “Miglior interprete”. Insomma, volendo commentare con u detto popolare, potremmo dire cornuto e mazziato.