Dal 14 al 20 luglio 2018 ore 14,30 al Cinemino via Seneca, 9 Milano un omaggio al grande maestro svedese nell’anniversario dei 100 anni dalla nascita
Nato il 14 luglio 1918 a Uppsala, tormentato figlio di un pastore protestante, Ingmar Bergman si forma alla regia teatrale, un’esperienza che gli permetterà di dirigere i suoi attori sul set cinematografico con grande abilità. Già all’università, dove è iscritto alla facoltà di storia e letteratura, è attivo dietro le quinte fino a diventare aiuto regista al Teatro Reale dell’Opera. Fortemente attratto dai grandi interrogativi della vita, dell’animo umano, del mondo interiore, nel ’45 passa dietro la macchina da presa realizzando due pellicole sui problemi dei giovani. Dopo Prigione, 1948, Estate d’amore, 1950, Monica e il desiderio, 1952, nel ’55 dirige Sorrisi di una notte di mezza estate, seguito dal suo capolavoro Il settimo sigillo (lunedì 16 luglio), apologo grottesco sulla vita ultraterrena ambientato in un medioevo devastato dalla peste come metafora del pericolo atomico.

Non da meno è Il posto delle fragole del ’57 (sabato 14), il viaggio di un vecchio professore di medicina, che riflette sulla sua esistenza, sui suoi successi e fallimenti aspettando con serenità la morte. Nel ’62, ormai amato in tutto il mondo, firma Il silenzio (giovedì 19), il conflitto insanabile tra due sorelle Anna ed Ester, ninfomane la prima e alcolizzata la seconda, mentre del ’66 è Persona (martedì 17) girato per la televisione svedese; storia di un’attrice malata e della sua infermiera.

Nel ’72 con Sussurri e grida (domenica 15) affronta ancora una volta i suoi temi preferiti, il significato della vita, della morte e del silenzio di Dio e nel ’73 con Scene da un matrimonio (venerdì 20) mette a fuoco un rapporto coniugale raccontato in diversi episodi con un linguaggio semplice e chiaro. Del ’78 è Sinfonia d’autunno (mercoledì 18) basato sul difficile rapporto tra una madre famosa concertista (Ingrid Bergman), che ha dedicato la sua vita alla carriera e la figlia (Liv Ullmann). Nel 2018 la regista Jane Magnusson gira il documentario, inedito in Italia, Bergman 100. La vita, i segreti, il genio (sabato 21) presentato a Cannes, in cui si ricostruisce un anno della vita del maestro, dall’uscita nelle sale nel 1957 di Il posto delle fragole a quella di Il settimo sigillo. Il 30 luglio 2007 Ingmar Bergman, che nella sua carriera durata cinquant’anni si è dedicato anche al teatro, alla radio, alla televisione, alla narrativa, muore nella sua isola sul Baltico tra la Svezia e la Russia. Qui nel silenzio della natura ha continuato fino alla fine a studiare, riflettere e cercare di capire il mondo che ci circonda.