Fondatore e teorico del Nuovo Cinema Tedesco, il regista presenterà in anteprima il suo ultimo film Happy Lamento
Il suo primo lungometraggio La ragazza senza storia del 1966, lo segnala anche a livello internazionale (si aggiudica il premio della Giuria a Venezia) e lo pone come il capofila dei giovani registi tedeschi dell’epoca. Nei suoi film il montaggio gioca un ruolo fondamentale così come la musica che spesso è in contrasto con l’azione producendo quindi un effetto straziante. Nato il giorno di San Valentino del 1932, il fondatore e teorico del “Nuovo cinema tedesco” ama ricordare, con una punta di romanticismo, che ha la stessa età di quella Mostra di Venezia che nel 1968, giusto cinquanta anni fa, gli assegnò il Leone d’oro per Artisti sotto la tenda del circo: perplessi, una dura metafora sui cineasti e intellettuali smarriti negli anni dell’avvento della televisione. Kluge è stato tra i firmatari del famoso Manifesto di Oberhausen del 28 febbraio 1962; la nascita dello Junger Feutscher Film che asseriva: Il vecchio cinema è morto, crediamo in quello nuovo. Nel 1973 Occupazioni di una schiava è il suo primo film che arriva finalmente anche sugli schermi italiani suscitando un ottimo interesse da parte dei cinefili. Più tardi il suo stile diviene più narrativo come in Ferdinando il duro, 1975/76, storia di un vigilante piccolo borghese dal pugno duro che comprenderà quanto l’esigenza della sicurezza sia in realtà utilizzata dal potere a fini politici. Dopo La patriota, 1979, riflessione sull’importanza della storia tedesca, il regista ottiene successo con La forza dei sentimenti, 1983, film con il quale sembra affermare lo smarrimento non più degli artisti, ma del pubblico. Il suo sguardo innovativo e rivoluzionario ha attraversato negli anni l’evoluzione della cinematografia tedesca. Il 2 settembre le Giornate degli Autori rendono omaggio al suo genio visivo presentando, come autentico evento speciale e in anteprima assoluta, la sua nuova opera Happy Lamento. Oggi, dopo una storia artistica che lo ha visto celebrato a Berlino nel 2002 (Orso d’oro alla carriera), a Venezia nel 2007 con un programma speciale e dopo una serie di opere sia cinematografiche sia letterarie di grande innovazione e libertà nel linguaggio espressivo, il maestro di un’intera generazione di cineasti sarà nuovamente nella “sua” Venezia. Oltre all’atteso incontro con il pubblico per la presentazione di Happy Lamento condotto dallo storico del cinema Giovanni Spagnoletti, Alexander Kluge sarà protagonista di una serie d’incontri e iniziative alla Fondazione Prada.