Nell’ambito di Milano Movie Week 2018, la Fondazione Ente dello Spettacolo propone tre appuntamenti dedicati all’arte, alle periferie e alle persone per capire i meccanismi del linguaggio audio-video e ascoltare storie nuove della nostra realtà
Si chiama Bernini (sabato 15 settembre ore 20,30) l’inedito docufilm nel quale viene presentata l’esposizione più completa mai dedicata a Gian Lorenzo Bernini, con oltre sessanta capolavori provenienti dai musei più prestigiosi del mondo ed esposti presso la Villa Borghese a Roma. La proiezione sarà seguita da un incontro introdotto da Francesco Invernizzi, fondatore e amministratore delegato di Magnitudofilm e da Anna Bernardini, direttrice della Villa e della Collezione Panza a Varese. Nel film ci saranno riprese esclusive e mai viste prime con sguardi su dettagli non raggiungibili dagli occhi degli spettatori e spiegati dai protagonisti e dai curatori della mostra. La seconda opera in cartellone Camorra (lunedì 17 ore 20,30) sarà introdotta dal suo autore Francesco Patierno; un ritratto del capoluogo campano e della criminalità organizzata che lo affligge. Il film è il frutto di mesi di ricerca tra i tesori degli archivi di Rai Teche e l’archivio fotografico di Riccardo Carbone. Concentrandosi sul periodo compreso tra gli anni Sessanta e Novanta, il regista racconta i momenti chiave dell’evoluzione del crimine organizzato partenopeo mostrandoci anche l’agghiacciante omicidio a sangue fuori da un bar ripreso dalle telecamere di sorveglianza che registrano la reazione indifferente dei testimoni. L’ultimo appuntamento è con la regista Silvia Chiodin, che presenterà Cristina (giovedì 20 ore 20.30), storia di una donna con un passato segnato dalla sofferenza e da una malattia psichiatrica grave. Il documentario nasce dal libro Non spegnere la Luce – Viaggio introspettivo in una psicosi di Cristina Marcato, che descrive il lungo percorso di guarigione e il ritorno alla sua famiglia. La straordinaria partecipazione al film dell’attrice Lella Costa impegnata nella lettura su molte pagine del libro di Cristina, rendono ancora più emozionante il racconto di questa vicenda.