Regista, sceneggiatore, produttore e operatore, Garrone è autore di film in bilico tra fiction e documentario realizzati in totale indipendenza produttiva
Un bel regalo per il pubblico di Milano Film Festival edizione 2018 l’ occasione di conoscere dal vivo il regista, che quest’ anno ha presentato in concorso a Cannes Dogman, il cui interprete protagonista, Marcello Fonte, si è aggiudicato il Prix d’ interprétation masculine. Nato a Roma il 15 ottobre 1968, Matteo Garrone si diploma al liceo artistico nel 1986 dedicandosi alla pittura. Ben presto però entra nel cinema come aiuto operatore, debuttando alla regia nel 1996 con il cortometraggio Silhouette vincitore del Sacher Festival. L’anno seguente realizza con la sua casa di produzione Archimede, il suo primo lungometraggio Terra di mezzo, vincitore del Premio Speciale della Giuria e del Premio Cipputi al Festival Cinema Giovani di Torino. Nel ’97 gira a Napoli il documentario Oreste Pipolo, fotografo di matrimoni cui segue la sua seconda pellicola Ospiti passata alla Mostra Cinema di Venezia. Dopo il suo terzo lungometraggio Estate Romana del 2000, è la volta di L’imbalsamatore uscito nel 2002, che vince molti premi e lo mette in luce come uno degli autori cinematografici italiani di talento. Anche il successivo Primo amore del 2004 si porta a casa l’Orso d’argento per la miglior colonna sonora a Berlino, oltre al David di Donatello e al Nastro d’argento per la stessa categoria. Nel 2008 arriva la svolta internazionale con Gomorra, tratto dal bestseller di Roberto Saviano, Grand Prix a Cannes e una valanga di altri riconoscimenti. Il regista firma poi Reality, 2012 e Il Racconto dei Racconti, 2015, due opere ancora pluripremiate. Del 2018 è Dogman ispirato alla terribile vicenda del “delitto del Canaro della Magliana”; storia di un uomo piccolo e mite, gestore di un negozio di cani, abitante di una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l’unica legge sembra essere quella del più forte e del suo ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino (Edoardo pesce), un ex pugile, che terrorizza l’intero quartiere. Dopo l’ incontro con il pubblico milanese verrà proiettata la pellicola Estate romana preceduta da un estratto di L’altro teatro, documentario sulla scena romana teatrale anni Settanta, cui collaborò il padre, il critico Nico Garrone.