Un affresco sulla storia del nostro paese dal dopoguerra agli anni Settanta raccontate attraverso le vicende di tre amici ex partigiani tra illusioni, tradimenti, speranze ed occasioni mancate
Gianni (Vittorio Gassman), Antonio (Nino Manfredi), Nicola (Stefano Satta Flores) dopo aver combattuto insieme in montagna contro i nazifascisti, continuano a frequentarsi ritrovandosi di tanto in tanto in una trattoria romana per mangiare e parlare del loro futuro in un’Italia che sta cambiando rapidamente. Gianni, avvocato inizialmente impegnato a difendere le cause dei lavoratori, è il primo a rinnegare i suoi ideali diventando l’uomo di fiducia di un palazzinaro (Aldo Fabrizi), di cui sposa la figlia (Giovanna Ralli) arricchendosi così in poco tempo. Nicola, intellettuale velleitario ed egoista, lascia il suo paese del meridione e a Roma tenta la carriera come critico cinematografico. Antonio, il più coerente e il più moralmente onesto di professione portantino d’ ospedale, non rinuncia invece a battersi per le sue idee progressiste. Tutti e tre avranno una storia sentimentale con Luciana (Stefania Sandrelli), una ragazza di provincia in cerca di fortuna nel mondo del cinema, che però alla fine sposerà il solido Antonio. Dedicato alla memoria di Vittorio De Sica, il film di Scola è un omaggio convincente e commovente alla società italiana con le sue disillusioni, le sue contraddizioni, le sue speranze tradite. Memorabile la sequenza della proiezione di Ladri di biciclette nel cineclub di provincia, dove vive Nicola. Di fronte alla reazione del pubblico presente appartenente per lo più alla buona borghesia filodemocristiana locale scandalizzato dal film di De Sica, Nicola furibondo afferma: “Nocera è inferiore perché ha dato i natali a individui ignoranti e reazionari come voi!”.