Tra le tante tendenze del clubbing che cadono subito nel dimenticatoio, una continua a piacere parecchio. È quella dei dj mascherati. Tra i primi a creare mistero, ovviamente, ci sono i Daft Punk, che hanno pure il coraggio di non monetizzare il loro successo musicale e non con dj set o concerti. Ma i dj mascherati di successo ormai sono proprio tanti e insieme a Marshmello, che è ormai una stella internazionale conosciuta per il sound melodico e non certo solo per la sua bella testa quadrata, ci sono pure gli italiani DJ’s From Mars, conosciuti per le loro scatole di cartone.
Molto attivo e in crescita è poi il dj svizzero Mike Candys, che arriverà presto in tour in Italia con Yaman Production. Il simbolo che porta in console al posto del suo volto è uno Smile, segno distintivo del clubbing più scatenato fin dagli anni ’80. Nel corso della sua carriera ormai piuttosto lunga ha remixato brani per decine di superstar, tra cui Sean Paul, Snoop Dogg, Example, Lil Jon con LMFAO, Inna e FloRida. Cresciuto a Zurigo, già diversi anni fa è entrato nella Top 100 di DJ Mag e da allora la sua musica fa il giro del mondo. Tra le sue canzoni più recenti c’è una nuova versione del successo anni ’80 “The Riddle” davvero energica e melodica allo stesso tempo. Per una volta, invece di chiamarle “produzioni”, come fanno tutti i dj, infatti, le sue sono proprio canzoni, piacevoli da ascoltare e non solo da ballare.
Tra i dj mascherati, ovviamente, è difficile non citare Deadmau5, che in questo periodo ha pubblicato un intero album come Mau5ville, un disco purtroppo non all’altezza dei tanti capolavori della sua carriera (“Strobes” e “The Veldt” su tutte). Chi sta sul palco o in console con una maschera in testa mette al centro la musica, non certo il lavoro tecnico del dj, che passa in secondo piano… e non è male, visto che ovviamente mettere le mani su una console non sarà mai spettacolare quanto cantare, suonare la chitarra, ballare o recitare. Grazie ad un piccolo trucco scenico (la maschera), il dj mette al centro il divertimento del pubblico, ciò che conta davvero. In un momento in cui si sta capendo che i dj non saranno mai vere rockstar, nascondersi un po’ per creare magia sembra piacere parecchio.