Un viaggio notturno e sotterraneo nei cantieri della M4, l’atteso nuovo percorso sotterraneo che sarà operativo alla fine del 2022
La TBM, la Tunnel Boring Machine è un enorme mostro meccanico che lavora sotto terra per scavare i tunnel delle gallerie nei quali correranno i futuri treni della metropolitana, la numero 4, detta anche linea blu (le altre quattro sono la rossa, la verde, la gialla e la lilla). La suggestiva opera dei due documentaristi milanesi, già autori di documentari premiati in molti festival internazionali come Il castello, Materia oscura, Spira Mirabilis, inizia con la partenza della TBM da una stazione e il suo arrivo alla successiva; un passaggio che va dal buio del lavoro sotto terra all’approdo in stazione, quando la rottura della paratia libera i lavoratori dalle viscere della terra e dalla loro notte infinita. Lo sguardo del film è rivolto ai luoghi normalmente inaccessibili e invisibili e mostra l’indissolubile legame tra uomini e macchine, tra alta tecnologia e lavoro manuale, tra sicurezza e paure ancestrali, tra programmazione e casualità. Blu, un omaggio a tutti i lavoratori invisibili, è stato presentato nella sezione Orizzonti della scorsa Mostra del Cinema di Venezia. Al Mic- Museo Interattivo del Cinema, la pellicola sarà affiancata dalla proiezione di filmati d’archivio inediti realizzati da Luigi Turolla nel corso della costruzione della linea M1 della metropolitana milanese a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Inoltre, dall’11 al 21 dicembre 2018, il percorso Imaginarium, presente nel corridoio del Museo sarà arricchito da una videoinstallazione dedicata all’ opera di Parenti e D’ Anolfi, dove si potranno visualizzare a loop le sequenze del film.