Era particolare in tutti i sensi. E anche per andarsene scelse un giorno particolare, il Capodanno di 16 anni fa. I suoi quasi 64 anni Giorgio Gaber li ha vissuti in modo straordinario, lasciandoci un’eredità artistica eccezionale. Fu tra i primissimi a intuire la forza del rock’n’roll. Poi ebbe grande successo con canzoni a volte delicate ed eleganti, più spesso ironiche e taglienti che ben raccontavano luoghi e persone della Milano anni ‘60. Persona perennemente alla ricerca di qualcosa di nuovo, proprio nel momento del maggior successo commerciale scelse di immergersi anima e corpo nel cosiddetto teatro-canzone, scrivendo a quattro mani con Sandro Luporini una lunga serie di lavori indimenticabili: Il signor G, I borghesi, Far finta di essere sani, Anche per oggi non si vola, Polli d’allevamento, Io se fossi Gaber e altri.
Qui voglio ricordarlo con aforismi e citazioni tratte dalle sue canzoni…
● «Io non mi sento italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono».
● «Abbiamo fatto l’Europa, ora facciamo anche l’Italia».
● «Libertà è partecipazione».
● «Un’idea, un concetto, un’idea, finché resta un’idea è soltanto un’astrazione. Se potessi mangiare un’idea, avrei fatto la mia rivoluzione».
● «Guardo molto dentro me stesso. Non è rabbia: è autoanalisi. Serve a farmi capire gli altri, ma serve anche a me per resistere all’omologazione imperante».
● «Molti hanno aperto le ali senza essere capaci di volare, come gabbiani ipotetici».
● «No, non fa male credere, fa molto male credere male».
● «Io se fossi Dio, non avrei fatto gli errori di mio figlio, e sull’amore e sulla carità mi sarei spiegato un po’ meglio».
● «Il falso è misterioso e assai più oscuro se mescolato insieme a un po’ di vero».
● «Non temo Berlusconi in sé, temo Berlusconi in me».
● «Ci sono due tipi di artisti: quelli che vogliono passare alla storia e quelli che si accontentano di passare alla cassa».
● «Non insegnate ai bambini, non insegnate la vostra morale… è così stanca e malata… potrebbe far male… forse una grave imprudenza è lasciarli in balia di una falsa coscienza».
● «Tra l’avere la sensazione che il mondo sia una cosa poco seria e il muovercisi dentro perfettamente a proprio agio, esiste la stessa differenza che c’è tra l’avere il senso del comico e l’essere ridicoli».
● «Non si è mai abbastanza coraggiosi da essere vigliacchi definitivamente».
● «L’appartenenza è avere gli altri dentro di sé».
● «Non c’è niente da fare: in amore il pensare è niente, il sentire è tutto».
● «Le più belle trombate della mia vita le ho fatte da solo».
● «A volte la differenza fra star bene e star male è piccolissima ed è anche una questione di volontà».
● «C’è una fine per tutto e non è detto che sia sempre la morte».