Omaggio alla regista argentina Lucrecia Martel

Dal 7 al 21 gennaio 2019 presso il Cinema Spazio Oberdan Milano una rassegna dedicata ad una delle personalità cinematografiche più interessanti del panorama contemporaneo

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Foto film La ciénaga

Giovedì 10 gennaio alle ore 21 prima della proiezione del film Zama il critico cinematografico Andrea Chimento parlerà del cinema di Lucrecia Martel

Nata a Salta in Argentina il 14 dicembre 1966, Lucrecia Martel dopo gli studi presso una prestigiosa scuola di cinema di Buenos Aires, inizia a girare diversi cortometraggi. Nel 2001 è la volta del suo primo lungometraggio La ciénaga (lunedì 7 gennaio ore 17), storia di due famiglie che passano l’estate in una regione paludosa del nord dell’Argentina costretti ad un’indolenza nevrotica determinata dal clima afoso e umido e dalla perdita di ogni punto di riferimento. La pellicola si aggiudica il Premio come migliore opera prima al Festival di Berlino.  Nel 2004 è la volta di La niňa santa (martedì 8 ore 19 e domenica 13 gennaio ore 15), la vicenda di due ragazze sedicenni, Amalia e Josefina, provenienti da famiglie diverse, che nell’ inverno argentino discutono a lungo di fede e di vocazione, ma in realtà sono molto interessate al sesso e attratte da un medico. Il film di grande successo è un interessante ritratto di una gioventù condizionata dai tabù religiosi e da forti sensi di colpa nei confronti della sessualità. Quattro anni dopo esce nelle sale La donna senza testa (venerdì 11 ore 17 e domenica 20 gennaio ore 19,15), una sorta di thriller piscologico incentrato su Veronica, una donna al volante della sua auto convinta di aver urtato qualche cosa a causa di un momento di distrazione. Dopo aver confessato al marito questo episodio, i due tornano sul luogo dell’incidente, ma trovano solo un cane morto. Quando tutto sembra tornare alla normalità si scoprirà invece il cadavere di una persona… Nel 2017 Lucrecia Martel gira Zama (il 7 ore 21,15; il 9 ore 16,45; il 10 ore 21,15; il 12 ore 19; il 16 ore 17; il 18 ore 21,15 e 21 gennaio ore 21,15), film in costume, storia di Don de Zama, funzionario della corona spagnola relegato ad Asuncion, in Paraguay, alla fine del Settecento, che spera da anni di essere trasferito a Buenos Aires. Per ottenere la tanto agognata promozione che gli permetterebbe di andarsene da quel posto desolato, l’ uomo  si metterà alla caccia di un pericoloso bandito.

 

Pierfranco Bianchetti , giornalista pubblicista e socio del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è laureato in Sociologia a Trento. Ex funzionario comunale, responsabile dell’Ufficio Cinema del Comune di Milano, ha diretto n l’attività del Cinema De Amicis fino alla chiusura nel 2001. Ha collaborato a Panoramica – I Film di Venezia a Milano, Locarno a Milano, Il Festival del Cinema Africano; Sguardi altrove; ha scritto sulle pagine lombarde de l’Unità e de Il Giorno, Spettacoli a Milano, Artecultura, Top Video; Film Tv; Diario e diversi altri periodici. Attualmente collabora a Diari di Cineclub, Grey Panthers, il Migliorista, Riquadro.com, pagina facebook Sncci Lombardia. Ha pubblicato nel 2021 per Aiep Editore “L’altra metà del pianeta cinema-100 donne sul grande schermo” e nel 2022 per Haze Auditorium Edizioni “Cinemiracolo a Milano. Cineclub, cinema d’essai e circoli del cinema dalla Liberazione a oggi”.

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