Abbiamo visto Federica Carta sul palco dell’Ariston (la più giovane tra le partecipanti), in duetto con Shade, nel brano Senza farlo apposta.
Subito dopo il Festival Federica ha presentato il suo nuovo lavoro, Popcorn, sette tracce, tra cui il brano sanremese e Mondovisione, brano che ha fatto da colonna sonora al film di Paola Cortellesi, La Befana vien di notte. Popcorn è di fatto solo il preludio all’album vero e proprio, che uscirà dopo l’estate.
Federica, come sta andando il tuo post Sanremo?
C’è tanta nostalgia. Quando mi sveglio penso di dover fare ancora mille interviste (ride).
A Sanremo eri in coppia con Shade. Un connubio che funziona, il vostro.
Sì, ci vogliamo bene, anche nella vita di tutti i giorni, siamo molto amici. Questo penso sia essenziale, anche nel lavoro.
Siete arrivati diciottesimi. Delusi dal risultato?
In realtà siamo andati a Sanremo senza troppe pretese. Non ci aspettavamo nulla, è già un bel risultato così. Sicuramente ci avrebbe fatto piacere essere più in alto, ma so che il pezzo è stato comunque apprezzato.
Apprezzato anche da alcuni giornalisti in sala stampa…
Grazie. Effettivamente mi hanno mandato dei video dalla sala stampa in cui cantavano il pezzo a squarciagola.
Cosa ne pensi della polemica nata subito dopo la proclamazione del vincitore, tra Ultimo e i giornalisti?
Non amo le polemiche e soprattutto non amo mettermi in mezzo con un mio parere. Credo che finché la musica abbia la “giustizia” che merita, non è importante più di tanto la polemica.
Com’è stato collaborare di nuovo con Cristina D’Avena?
Sia io sia Shade avevamo collaborato già con Cristina. È stato divertente. Eravamo in ansia, tutti e due, ma poi alla fine è andata bene, ci siamo divertiti: questo è l’importante.
Parliamo di Popcorn, il tuo nuovo lavoro. Esce oggi.
Sì Popcorn esce il 15, ed è la mia esigenza di far ascoltare nuova musica alle persone che mi seguono da tempo o mi hanno scoperto da poco. Ho voluto mettere dentro tanto di me, ho scritto tanto in quello che c’è dentro, con autori bravissimi con cui avevo già collaborato in precedenti progetti. È un piccolo lavoro che anticipa quello più “grande”, il disco vero e proprio, che arriverà dopo l’estate. A breve infatti mi chiuderò in studio di nuovo: non vedo l’ora! Cercherò di incastrare gli impegni tra gli instore tour e appunto il nuovo progetto.
Ti abbiamo conosciuto grazie ad Amici. Quanto questo talent ti ha aiutato a venir fuori?
Mi ha aiutato tantissimo. Probabilmente non sarei qui a parlare con te, oggi, se non lo avessi fatto. Sicuramente il talent aiuta, ma come ha sempre detto Shade, “oltre al talent c’è bisogno del talento”. Questo ovviamente lo lascio dire agli altri. Di mio dico che ci vuole sicuramente tanta passione per fare questo lavoro, se molli la presa, se non ti impegni e non hai l’umiltà di voler imparare, non vai tanto avanti. Questa è una cosa a cui penso tutti i giorni: l’umiltà è la prima cosa.
E davvero non si può dire il contrario di te e Shade: sempre umili e disponibili con tutti, durante la settimana del Festival.
Grazie, mi fa davvero piacere che tu lo dica. Veniamo entrambi da una famiglia umile. Quindi quando hai poco, quello che ti regala la vita lo apprezzi ancora di più. Amiamo tutti e due il contatto con le persone, e ci siamo fermati con tutti, per quello che abbiamo potuto. È una cosa che ci è venuta spontanea.
Hai aperto lo scorso anno alcuni live di Laura Pausini. Che esperienza è stata?
È stato bello. Laura è il mio “idolo”, da quando ero piccolina. Ho pianto tanto per l’emozione, ma erano appunto lacrime di gioia.
Da un po’ di mesi ti vediamo condurre Top Music, su Rai Gulp. Ti trovi a tuo agio nelle vesti di conduttrice?
Inizialmente non mi ci vedevo, poi ho iniziato a studiare dizione e a sentirmi anche più a mio agio davanti alla telecamera. Alla fine è importante prendere le cose “con gioia”, divertirsi in quello che si fa.
Tra i prossimi impegni è previsto un tour?
Sì, sto preparando un po’ di sorprese. Stiamo iniziando a lavorare ai live. Per ora c’è solo la parte scritta, poi inizierò anche a lavorare in studio, con la band. Sicuramente ci sarà modo di fare tanta musica dal vivo.
Sintetizzaci il tuo Sanremo, con una parola.
Cito una canzone di Arisa: sincerità. Ho vissuto Sanremo nella maniera più vera possibile.
Una parola invece per racchiudere Popcorn.
“Cambiamento”, ma anche “crescita”. Sto crescendo molto e credo si senta. Di anno in anno cerco di crescere sempre di più, anche nella scrittura.