Nove giorni di proiezioni e incontri con gli autori dei tre continenti
Ad aprire la manifestazione sarà per la prima volta il film di una regista italiana, Fiore Gemello di Laura Luchetti che affronta il delicato tema dei migranti attraverso la storia d’ amore di Anna e Bassim, due adolescenti. Tre saranno le sezioni competitive. La prima Concorso Lungometraggi sul Mondo è costituita da dieci titoli in anteprima nazionale che competono per l’assegnazione del premio Comune di Milano al Miglior Film tra i quali ci saranno dall’ India Bulbul Can Sing di Rima Das; Divine Wind del maestro del cinema algerino Merzak Allouache; Kabul, City in the Wind di Aboozar Amini; Flatland di Jenna Bass, la fuga di due Thelma e Louise sudafricane nelle pianure del selvaggio Karoo, un viaggio alla ricerca di se tra western e poliziesco; il primo lungometraggio girato da una donna libica, Freedom Fields di Naziha Arebi, sulle peripezie del team libico di calcio femminile che deve fare i conti con il fondamentalismo islamico del post rivoluzione; Los Silencios della brasiliana Beatriz Seigner, una storia calata in una zona di confine tra vivi e morti della guerra civile in Colombia. La seconda è il Concorso Cortometraggi Africani con dieci pellicole tra le quali Brotherwood della scrittrice e regista tunisino-americana Meryam Joober, storia della forte tensione tra un padre-padrone pastore tunisino e il figlio tornato a casa dopo anni passati a combattere con l’Isis; Les Coursiers de la République di Badredine Haouari, un documentario sui rider del cibo a domicilio che sfrecciano con le loro bici per le strade di Parigi; Omertà di Marian Al Ferjani, su di un gruppo di ragazzi tunisini sconvolto dalla partenza improvvisa per mare di un loro amico e Best Day Ever di Anissa Daoud e Aboozar Amini su di una giornata in famiglia tra padre, madre e due figli adolescenti, raccontata dai loro quattro punti di vista. Per il Concorso Extr’A dedicato invece ai film di registi italiani a confronto con altre culture, sono in programma vendidue opere tra le quali Soyalism di Stefano Liberti e Enrico Parenti, un documentario sulla produzione della carne di maiale dalla Cina al Brasile; Le Vietnam sera libre di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli, incentrato sui negativi dimenticati delle foto scattate dalla stessa Cecilia, la prima documentarista italiana oggi ultranovantenne e dal suo compagno Lia Del Fra durante la guerra nel Vietnam del Nord; Il mondiale in piazza di Vito Palmieri, un’ opera divertente che mette in scena un mondiale parallelo, tra l’ Italia e le altre nazioni composte da immigrati e La gita di Salvatore Allocca in cui un’ adolescente afro-napoletana sogna invano di andare in gita scolastica a Parigi con i suoi compagni di classe.