I più ‘inseriti’ si ricorderanno di lui fin dal 2009 quando il sempre possente Clarence Clemons, già visibilmente malato, veniva seguito come un’ombra in tour da un giovanottone che sembrava proprio suo figlio. L’affetto e le premure che gli arrivavano da questo ricciolone con gli occhiali da vista e lo sguardo gentile erano, invece, quelle di un nipote-apprendista. Colui che, per farla breve, avrebbe raccolto qualche anno più tardi l’ingombrante eredità e il sax del Big Man nei ranghi della E Street Band (in occasione del Wrecking Ball Tour 2012) e, soprattutto, il posto sul palco al fianco di Bruce Springsteen dopo la progressiva promozione avvenuta tra il 2014 e il 2016. Prima un’apparizione commossa, poi un inserimento in sordina e infine la collocazione in pianta stabile.

Anche Jake Clemons, come i già annunciati Max Weinberg e Little Steven, calcherà dunque quest’estate i palcoscenici italiani con un progetto del tutto personale. Per l’atteso leader della baracca, ancora in fase di recupero dopo le fatiche di Broadway e in attesa dell’annuncio del nuovo album, bisognerà invece attendere quasi certamente il 2020. Quindi, ai fan in crisi di astinenza non rimane altro che ‘agganciarsi’ a un altro E Streeter (non proprio ‘titolare’, ma comunque soldatino a tempo pieno) che alcuni hanno già avuto modo di conoscere in occasione delle sue numerose scorribande nella penisola, compresa una serie di simpatici private concert acustici e in solitaria, ai quali si presentava autonomamente a bordo di una macchina a noleggio, passando magari dalla cucina e uscendo dal terrazzo. Dal caos sfarzoso dei mega tour e degli show davanti a 60mila spettatori, dunque, all’intimità di piacevoli serate tra amici. Sempre con lo stesso sorriso e la stessa cordialità.
La Barley Arts, a pochi giorni dall’annuncio relativo al Max Weinberg’s Jukebox (https://www.spettakolo.it/2019/03/18/arriva-max-weinberg-potente-jukebox-targato-e-street-band/), ha dunque ufficializzato tre appuntamenti olandesi di Clemons ma pare ovvio che le tappe italiane saranno comunicate a brevissimo. 6 giugno al Doornroosje di Nijmegen, 7 giugno al Paard di The Hague e l’8 giugno al De Vorstin di Hilversum le prime uscite europee per questo cantautore 39enne che sarebbe sbagliato associare esclusivamente al sax e alle percussioni, considerate anche le sue capacità come cantante, autore e polistrumentista. Non particolarmente prolifico in sala d’incisione (la sua produzione personale si è fermata a lungo, infatti, al pur interessante Ep Embracing Light – Not On Label del 2013), è un artista di esplicita estrazione jazz che ha sempre cercato di non sfruttare la visibilità ottenuta grazie allo zio, presentandosi talvolta come Jack Christian, il cognome della mamma. Richiesto anche da altri artisti di spicco, spaziando tra nomi ‘pesanti’ come quelli di Roger Waters ed Eddie Wedder (senza dimenticare le escursioni folk al fianco dell’irlandese Glen Hansard e quelle hip hop con i Roots), tra una data e l’altra quale leader della Jack Clemons Band nel 2017 aveva licenziato anche un album d’esordio: Fear & Love.

Il nuovo singolo, Democracy, costituisce invece un omaggio in chiave rock e moderna al classicone di Leonard Cohen: un’operazione promozionale che anticipa l’uscita, prevista per il mese di maggio, di un nuovo album distribuito da Sony Music del quale, tuttavia, non è stato ancora diffuso il titolo. “Mio padre, un uomo il cui più grande orgoglio era quello di servire il suo Paese, mi ha insegnato il rispetto nei confronti della nostra bandiera e della nostra Nazione che dovrebbe rappresentare i diritti inalienabili di tutti i suoi cittadini – ha commentato Jake – Siamo tutti uguali, tutti più forti, se restiamo uniti. La democrazia opera spesso lentamente ma, più le persone saranno unite, più questa sarà potente”.
A questo punto, non rimane altro che attendere news da casa Barley Arts considerando che anche Nils Lofgren è pronto per andare in tour a supporto del nuovo album, Blue with Lou, in uscita il 26 aprile dopo un silenzio autografo di otto anni. Il chitarrista e pianista, già leader dei Grin e spalla di Neil Young, ha realizzato il progetto in presa diretta nel suo studio casalingo in Arizona, inserendo cinque brani scritti dall’amico Lou Reed. Al suo fianco i fidati Andy Newmark (batteria) e Kevin McCormick (basso), nonché la voce della splendida Cindy Mizelle (anch’essa transitata attraverso la E Street Band in veste di corista insieme a Michelle Moore tra il 2009 e il 2014). Anche i sassofonista Branford Marsalis è presente in una nuova versione di City Lights, scritta da Lofgren insieme allo stesso Reed.
Vogliate gradire!
Giovedì 6 giugno 2019 Nijmegen (NL), Doornroosje – Stationsplein, 11
Venerdì 7 giugno 2019 The Hague (NL), Paard – Prinsegracht, 12
Sabato 8 giugno 2019 Hilversum (NL), De Vorstin – Koninginneweg, 44